mercoledì 15 dicembre 2010

Voglia di essere mamma, capitolo tre.

Voglia di essere mamma; capitolo tre.

Ci incontrammo con il nostro stallone in una piazza del centro; si chiamava Fausto e aveva sessanta anni, aveva un evidente pancetta e dei baffi folti. Rimanemmo un po’ perplessi, non era proprio l’uomo che ci aspettavamo. Sarebbe stato in grado di inseminare Roberta? Fausto prese delicatamente la mano della mia ragazza e gliela baciò da vero cavaliere.

“Ma che bella ragazza!” disse e poi con una mano le palpò il sedere. “Sei messa anche piuttosto bene”.

Roberta allontanò la mano dal suo sedere per mettere le cose in chiaro.

“Signor Fausto, prima vorremmo conoscerla meglio. Le andrebbe di cenare con noi? Conosciamo un ristorantino in zona che farebbe proprio a caso nostro”.

“Come vuoi piccola”.

Quindi ci spostammo al ristorante mettendoci a sedere ad un tavolo appartato, lontano da occhi indiscreti. Qui il nostro trombatore ci raccontò un po’ della sua vita; era un ex buttafuori, aveva perso la moglie da dieci anni, con lei aveva tirato su sette figli. Adesso insieme ad un amico aveva aperto un cinema a luci rosse e si era iscritto al sito di incontri perché nonostante i suoi sessanta anni aveva ancora tanta voglia di scopare.

“Adesso però mettiamo subito in chiaro le cose” dissi io senza girare troppo intorno alle parole. “Pretendiamo rispetto, quindi la prego di non offendere la mia ragazza durante il rapporto, e rendendomi conto che lei è un uomo con una certa esperienza le chiederei di essere gentile con Roberta, che ha solo venticinque anni e potrebbe essere sua figlia”.

“Quando cominciamo?”

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