sabato 31 dicembre 2011

Dottore, mi vibra la vagina.

Ebbene, il fatto è accaduto a San Salvador di Bahia. Una ragazza è stata costretta a rivolgersi all'ospedale, affinchè l'aiutassero a tirarle fuori dalla vagina il suo cellulare. Per la sfortunata protagonista di quest'avventura, non era un periodo sessualmente soddisfacente. Ma si sa, la carne grida, freme, la carne vuole osare. Così ha pensato bene di utilizzare la vibrazione del suo cellulare per stimolare la propria vagina. Però, l'elettrodomestico più amato del mondo, gli è sfuggito di mano e si è perso nei meandri della sua tana dell'amore; nel suo caldo antro della passione. Fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi, ma i medici le hanno consigliato di smettere.

venerdì 30 dicembre 2011

Il faraniello.

(Sophie Dee)



Tutti abbiamo conosciuto, nella nostra vita, un faraniello. Il faraniello non è altro che un personaggio che crede di essere simpatico e che assume atteggiamenti da piacione con le ragazze, credendo di affascinarle con il proprio modo di fare. Ma molto spesso, questi personaggi, sono dei veri e propri spaventa-passere; invece di attirare le ragazze, le allontanano senza neanche accorgersene. La parola deriva dall'abitudine di certi attori, ormai avanti con l'età, che dovevano interpretare il ruolo di giovani amatori. Per fare ciò, gli attori erano abituati a infarinarsi il viso per coprire le rughe.
La sfaccimma.


La prima volta che ho sentito questa parola ero un giovincello. Me la disse un caro amico, che mi stava parlando di un tizio, l'unico tra i nostri coetanei che al momento era in grado di produrre sfaccimma. Si tratta del termine napoletano con il quale si indica lo sperma. Ma spesso, questa parola, viene utilizzata anche per altri scopi: ad esempio si dice "figlio 'e sfaccimma" delle persone furbe. In questo caso non è una cosa offensiva. La parola diventa offensiva nel momento in cui si dice "omm'è sfaccimma", che vuol dire uomo di poco valore.
Glutei da campionessa.


Il sedere delle atlete è qualcosa di meraviglioso. Ma qual'è il loro segreto? Partiamo dal presupposto che, secondo il pensiero comune, un bel fondoschiena deve avere i muscoli sodi ed elastici. Le atlete che corrono i cento metri sono un esempio perfetto, un pò per via della corsa, ma anche grazie agli squat, cioè i piegamenti sulle ginocchia, che eseguono durante l'allenamento. Ma soprattutto perchè, c'è poco da fare, correre vuol dire sollecitare i glutei.
Le mie ragazze.

(Liya)

Ieri ho ripreso in culo le mie amate palline. Ho messo su un porno amatoriale di una Romana che esegue magistralmente una scena di sesso anale, giusto per creare l'atmosfera. Ho oliato per bene le mie dita con una crema per il corpo e ho infilato nel retto il medio della mano sinistra. Cerco di allargare il buchetto. Adesso è più facile avendolo fatto altre volte. Quindi infilo, insieme al medio, anche l'indice. Il mio ano sembra un'autostrada, sento che ci può entrare di tutto. Ma non è il momento di filosofeggiare; le mie amate palline fremono per entrarmi dentro. Adesso vi accontento, piccole. Però prima avete bisogno di essere unte anche voi. Ecco, adesso siete perfette. La prima ad entrare è Adele, soffice e amorevole si insinua dentro il condotto anale senza troppe difficoltà. Poi tocca a Barbara, che mi accarezza con amore e sale dentro il mio corpo. Insegue sua sorella Adele. Le viene dietro Cristina. Oh sì, Cristina! Tu sì che sai come far godere un uomo. Ecco Daniela e infine Eleonora, le più terribili, quelle che mi danno la scossa. Le sento dentro, si muovono nel mio condotto anale. Me lo baciano, ci si strofinano contro, e delicatamente le faccio uscire, una alla volta. Adele è quella che ha goduto di più; è quella che è andata più a fondo. Viene fuori dal buco, ricoperta di feci, ma non le importa. A lei piace che sia così; è una sua perversione. Ma è Cristina che mi fa sborrare, proprio lei. La faccio salire e scendere dal condotto anale con una certa rapidità, in quel breve attimo in cui avverto lo sperma pulsare nelle vene del mio cazzo. Inizio a fiottare e gli schizzi (tanti) si posano sul mio inguine. Le tiro fuori; ho il buco in fiamme, ma mi piace. Povera Adele, sei tutta ricoperta di escrementi. Hai proprio bisogno di un bel bagno caldo.
Col culo per terra.

(Kellie)


Il culo, in caso di caduta, ti salva la vita. Ne ammorbidisce l'impatto. Quindi Arisa, la famosa cantante Italiana, deve molto al suo bel culo se, nel cadere, è riuscita a rialzarsi senza niente di rotto, durante un verdetto del talent show "X - Factor". Nella caduta, reperibile tranquillamente in rete, la simpatica cantante (con cui trascorrerei volentieri una notte di intenso sesso) ha trascinato con se anche una concorrente, Antonella. Nonostante il forte imbarazzo e un pò di panico, la dolce Arisa non ha accettato l'aiuto di nessuno.

giovedì 29 dicembre 2011

Letteratura erotica.

(Daenerys)

La letteratura erotica è piena di memorabili opere. Mi viene subito in mente Opus Pistorum di Miller, ma anche L'Uomo che Guarda di Moravia. La Mondadori ha creato una collana di libri dal chiaro contenuto erotico. Personalmente ho letto Sex Toys, a cura di Barbera & Hyde. Stamattina sono andato alla ricerca degli altri volumi. Onestamente, quando mi ci sono trovato di fronte, ho lasciato perdere. Uno di questi volumi si chiama Latex (anche questo a cura di Barbera & Hyde); il titolo fa chiaramente riferimento al contenuto dei racconti che ci sono all'interno. Onestamente non sono dell'umore giusto per fruste, corpetti in lattice e borchie. L'altro si chiamava Sud Sud Sex, in due volumi. Devo riconoscere che la mia attenzione è scivolata proprio sulla copertina di quest'ultimo, in cui si può ammirare un culo semplicemente poetico. Molto probabilmente sarà uno dei prossimi acquisti, nonostante il suo prezzo piuttosto alto.

sabato 24 dicembre 2011

Moglie amorevole.

(Janet Mason)

Così recita il suo sito: moglie amorevole, mamma devota, esibizionista, scambista. Devo dire che è da poco tempo che ho scoperto questa pornodiva, nonostante sia nell'industria della pornografia da anni. Janet ha un fisico scultoreo, degli occhi verdi che ti rapiscono, un sorriso solare. Insomma, è una diva tutta da scoprire. Sposata dal 1990 con il suo webmaster, Steve. Non so voi, ma le donne mature mi eccitano un casino. Vi consiglio di andare a scovare alcuni dei suoi lavori, tra cui Vacation Fornication e Milking Richard Mann (solo per citarne alcuni, ma il suo curriculum è molto lungo). Molto esperta nelle scene di sesso interraziale, Janet Mason si cala nella parte con impressionante naturalezza. Certe volte ti fermi a guardarla e pensi: vorrei che anche mia moglie fosse così.

venerdì 23 dicembre 2011

Ci risiamo.

Ci risiamo. Ogni volta che arriva Natale, ecco comparire magicamente le nostre pornodive in divise da Babbo Natale. Aria Giovanni, Nicole Aniston, Kitty Cat. Personalmente la trovo una cosa davvero poco erotica. Cosa c'è di erotico in una diva del porno vestita da Babbo Natale? Il caro Santa Claus lasciatelo in pace, nelle favolette e nei film da pochi soldi che danno il 24 e il 25 dicembre. A noi lasciateci i corpetti in lattice e le calze a rete. Per Natale non chiediamo altro.

giovedì 22 dicembre 2011

Un bacio vero.

(Mnemozyne)


Un bacio vero, un bacio sincero, è quello che si è verificato all'attracco dell'US Navy, tra Citlalic e Virginia. Si tratta del tradizionale bacio del "bentornato" che si verifica ogni volta che il compagno o la compagna ritornano a terra, dopo mesi passati in alto mare. Ebbene, questo semplice bacio, ha scatenato una polemica rovente negli States, dove il famoso "don't ask, don't tell" rappresenta ancora un motivo di discussione (cioè quella regola per cui chi manifesta apertamente la propria omosessualità viene allontanato dall'esercito). All'inizio, dichiara Citlatic, lei e Virginia erano costrette a nascondere la loro relazione. Ma con un pò di coraggio, adesso possono dichiararsi felici di vivere la loro storia d'amore in modo sincero.

giovedì 15 dicembre 2011

Il gusto pieno della vita.

Ammazza, che pacche. Lo sapete, io sono un amante dei glutei abbondanti. Ogni tanto, qualche bel culone, ci vuole.
I calzini con le dita.

(KittyMiau)

I calzini con le dita o le calze a rete? Ebbene, il dilemma è molto sentito. Sebbene le calze a rete siano irresistibili, anche i calzini con le dita hanno un loro perchè. Rendono il clima più festoso ed armonioso, più vivace.
Gocce di sborra.

Credo che sborrare sul culo della propria partner sia una delle cose più emozionanti che si possa fare. Mi è capitato, e devo dire che mi ha dato molta soddisfazione il vedere le gocce che, delicatamente, appesantite dalla consistenza, scivolano lungo le curve del suo fondoschiena, accarezzandone la pelle. Solcano le linee del suo corpo, in un'armonia di sensazioni, e tu sei lì a guardare quel semplice miracolo della natura.

lunedì 12 dicembre 2011

La seduzione.


C'è poco da fare, il culo è per la seduzione un'arma segreta. Bisogna saperlo mostrare e saperlo muovere in modo seducente ed elegante. Bisogna che parli da solo, che diventi il centro d'attrazione principale, il cuore nevralgico della passione. D'altronde si sa che l'uomo ne è morbosamente attratto. D'altronde, la donna, questo lo sa. Proprio per questo nasce quella lingerie che vediamo sul corpo di manichini amputati che girano su un piattello mobile, all'interno delle vetrine dei negozi di intimo. Poi adesso è Natale. Un indumento intimo sotto l'albero non fa mai male.
Il futuro del porno.

(Napalm)


Già da un pò di tempo mi chiedo cosa ne sarà del porno. Siamo tutti d'accordo che la crisi ha investito un pò tutti i settori; e quello del porno è in difficoltà già da un pò di tempo. Ho letto che sono diminuiti addirittura gli stipendi degli attori. Ma il discorso che voglio affrontare non è economico, bensì qualitativo. Sono un assiduo seguace dei maggiori siti del settore (Brazzers, Reality Kings, Tainster, Mofos ... ), ebbene, mi sono reso conto che è già da un paio d'anni che mancano le idee. Giriamo sempre intorno alle stesse cose. Ogni tanto viene fuori qualche novità, ma si tratta di fenomeni molto rari. Per esempio, l'idea della Brazzers, di rivisitare l'esorcista in chiave porno (sto parlando di The Sexorcist), con una deliziosa Sophie Dee, poteva essere un buon punto di partenza. Però poi, guardando attentamente l'opera, mi sono reso conto che non è nient'altro che una scena di sesso, in una stanza buia, sopra ad un letto bianco e anonimo che non stuzzica per niente la fantasia. Ma non voglio demoralizzarmi, mi fido di Brazzers. Presto ritornerà ad appassionarmi.

sabato 10 dicembre 2011

Passionale.

(Pumpkin)

Semplicemente latex.


Ray.

(Ray Victory)


E adesso, come dire, diamo spazio agli uomini. Ray Victory è un vero "veterano del deretano". Gli anni '80 hanno visto la scena dell'industria del porno arricchirsi di film che sono diventati dei veri e propri capolavori del settore, proprio grazie a Ray. Basti pensare a The Black Chill, in cui vediamo il nostro colosso insieme a Rachel Ryan; o ancora, Introducing Kascha, con una sensazionale Brandy Wine.
Ti vorrei più porca, Pt. 2.


Capii dal suo silenzio che per evitarle ulteriore imbarazzo dovevamo andare via da quel posto, così pagai il conto e uscimmo dal ristorante. Passeggiammo tra le strade di Roma e gli uomini non facevano altro che girarsi per guardare Antonella, di cui il vestitino corto scopriva le forme del suo culone, e lei lo sapeva così era sempre lì a cercare di tirarsi giù il vestitino; ma più tirava giù e più si scoprivano le tette, e le sue aureole rosa si scoprivano parzialmente. Insomma era nell’imbarazzo totale. Era sempre stata una fidanzata modello, brava e fedele. Ma io ero stanco di quel gioco. Aveva tutte le carte in regola per essere un po’ troia: cosce scolpite, un bel culo e due tette formidabili. Volevo che Antonella fosse più attiva sessualmente e capii che per farla cambiare dovevo parlarle chiaramente.
“Ascolta tesoro, non devi sentirti in imbarazzo. Sono stanco di vederti fare la santarella, cazzo! Sono un uomo, e voglio avere da te più soddisfazioni. Non so se mi capisci, ma se non ci riesci forse è meglio se ci lasciamo”.
Antonella come sospettavo rimase pietrificata e mi guardava con i suoi meravigliosi occhioni castani. Poi ad un certo punto mi abbracciò scoppiando a piangere.
“Amore non lo dire neanche per scherzo. Cambierò” piagnucolò”. Ti giurò che cambierò. So essere troia se vuoi. Vuoi godere? Adesso? Ti faccio un pompino. Lo vuoi?”
Antonella continuava a piangere e mi prese per mano conducendomi in un vicolo buio. Senza neanche guardare se arrivava qualcuno si abbassò e con le mani mi abbassò la cerniera dei pantaloni tirandomi fuori l’arnese già abbastanza duro. Ficcò in bocca il glande e iniziò a succhiarmelo dando il meglio di se stessa, mulinando la lingua in modo eccezionale, come se volesse dimostrarmi che era capace di comportarsi come una mignotta. Forse era la tensione di poter essere scoperti da qualche passante o forse perché Antonella con la lingua ce la stava mettendo tutta, ma sborrai dopo un minuto, e lei se ne accorse e si lasciò sborrare in faccia. I miei fiotti lunghi e densi si posarono sulle sue labbra; le ultime gocce le caddero sulle tette. Con le dita Antonella si portò lo sperma che aveva sul viso in bocca e ingoiò.
“Fai di me ciò che vuoi, ma non mi lasciare” mi disse con una voce supplichevole.
Era sulla strada giusta, pensai, perché prima di quel giorno non si sarebbe mai lasciata sborrare sul viso. Ormai la trasformazione da brava ragazza a vacca era in atto. Mi prese con una mano la base dell’asta e con la lingua mi ripulì la capella dalle ultime gocce di sperma, fino a quando vedemmo qualcuno addentrarsi nel vicolo buio, e frettolosamente rimisi dentro il mio cazzo e Antonella si alzò in piedi rassettandosi il vestitino. Uscimmo dal vicolo mano nella mano; tra noi nasceva finalmente un nuovo rapporto amoroso, fatto di sesso e oscenità. E vedevo finalmente la nostra storia d’amore rinvigorirsi grazie alla capacità di Antonella di trasformarsi in un emerita troia.
Prima di tornare a casa le proposi di andare a bere un superalcolico e lei mi disse che era d’accordo. Sapevo che ormai potevo chiederle qualunque cosa, quindi decisi di parlarle chiaramente, senza troppo imbarazzo.
“Amore io vorrei che tu facessi la mignotta non soltanto con me, ma anche con altri uomini. Libera i tuoi impulsi, non pensare al fatto che io possa essere geloso”.
“Ma come sarebbe a dire? Se io mi comporto con altri uomini così come mi comporto con te sarebbe come tradirti”.
“Se ti chiedo di farlo è perché non mi infastidisce, anzi, mi ecciterebbe da impazzire”.
“Ma non so se sono capace”.
“Devi solo lasciarti corteggiare, senza offenderti quando ti fanno apprezzamenti volgari. Poi il resto verrà da se, vedrai”.

(Continua).
La donna guerriero.


Ma chi l'ha detto che le donne muscolose non hanno niente di femminile? A me, per esempio, questa ragazza mi eccita non poco. Avrei voglia di farmi massacrare di botte e di farmi riempire di schiaffi. No, seriamente. Non so perchè, ma ho sempre avuto un debole per le donne con la muscolatura mascolina. Soprattutto le spalle e la schiena. Quando vedo una donna, che ha un evidente schiena squadrata da uomo, mi perdo nei meandri della mia mente, e subito penso a come sarebbe bello leccargliela e baciargliela (la schiena).

venerdì 9 dicembre 2011

Ba-Boom!

(Jennifer Lopez)


Castigami.

(Lady Sonia)



Lady Sonia è il prototipo di Porno Mamma viziosa che piace tanto ai maschietti di tutte le età; è possibile vedere la signora in magistrali sedute di handjob in cui, il fortunato maschio eiaculante, finisce con lo schizzare gioiose e ricche gocce di sperma. E inoltre le immagini in cui, l'avvenente donna, si mostra in stivaloni, corpetti e frustini sadomaso, sono per i nostri occhi fonte di infinito piacere.
Godere con le mie palline.


Ebbene, ieri sera, dopo tanto tempo, ho tirato fuori le mie palline. Sì, quelle che si infilano su per il culo. Non sono riuscito a godere come la prima volta, non saprei dire perchè. Forse non riesco ad essere abbastanza rilassato. Perchè poi la bravura sta anche in quello: bisogna essere allenati a prenderlo nel culo. Ho preso una lozione per il corpo e ho iniziato a massaggiarmi il buchetto, l'ho allargato per bene e ho infilato dentro un dito. Filava su come un coltello nel burro. Poi ho infilato le palline. In principio entravano bene, così le ho fatte scivolare fuori e da quel momento in poi è come se il buco del mio culo si fosse serrato. Non sono più riuscito a farle entrare.

mercoledì 7 dicembre 2011

Tilt.

(Yana)


Traffico in tilt a causa di un gran bel pezzo di culo.
Ti vorrei più porca, Pt. 1.

Io e Antonella festeggiavamo il nostro sesto anniversario di fidanzamento. Eravamo andati a cena fuori in un ristorante caratteristico romano. Lei era più bella e provocante del solito. Aveva indossato un vestitino bianco molto corto e dei tacchi a spillo. Il vestito era abbondantemente scollato e gli uomini presenti nel ristorante non potevano fare a meno di guardarla e desiderarla. E a me piaceva così; mi faceva impazzire l’idea che altri uomini guardassero la mia ragazza come si guarda una mignotta. In effetti ero molto fortunato, perché Antonella era da erezione immediata: aveva un corpo scolpito, cosce robuste e due tette molto grandi. Capelli castani lisci e un sorriso piacevole, coinvolgente e intrigante. Al braccio portava dei bracciali che tintinnavano ad ogni suo movimenti e un anello al con una pietra nera che le avevo regalato proprio quel giorno. Era vestita proprio come una sgualdrinam e questa cosa mi piaceva moltissimo.
Lei invece a causa di tutti quegli sguardi affamati di sesso di quegli uomini si sentiva notevolmente a disagio. Sotto il vestitino non aveva neanche indossato il reggiseno, così le sue tette sembravano ancora più oscenamente grosse. Comunque devo premettere che non era sua abitudine vestirsi in quel modo, come una mignotta, ma gliel’avevo chiesto io, perché lei era convinta di essere brutta e poco attraente, così io le avevo detto che vestita in quel modo ogni uomo l’avrebbe guardata e avrebbe sicuramente avuto un erezione. E le avevo detto anche che sicuramente qualche uomo avrebbe fatto lo sfacciato facendole qualche avance proprio lì davanti a me.
“Guarda amore” le dissi mentre mangiavamo, “guarda quanti uomini che ti fissano. Ti guardano come se tu fossi una pornodiva”.
“Scemo” rispose lei sorridendo. “Mi guardano perché sono vestita come una puttana. Infatti mi sento molto in imbarazzo. Ho l’impressione di essere nuda”.
“Non devi sentirti in imbarazzo. Ti guardano perché sei eccitante tesoro, e non è mica un reato essere così arrapante?
Nel ristorante c’erano per la maggior parte uomini, solo qualche donna che guardava Antonella con disprezzo. E tra di loro parlavano male di lei. Riuscii a sentire una di loro che diceva: “deve essere una puttana, guarda come si è conciata!”. Ero quasi certo che se mi fossi allontanato dal tavolo qualcuno avrebbe tentato di abbordare Antonella. Così un po’ per curiosità e un po’ perché mi eccitava quella situazione mi alzai e con la scusa di andare al bagno mi allontanai. Come volevasi dimostrare, l’uomo che mangiava solo alle nostre spalle senza fare troppo lo sfaciato si girò verso Antonella. Sembrava un uomo per bene, sulla cinquantina.
“Che vacca che sei” le disse.
Antonella rimase scandalizzata e fece finta di non averlo sentito. Abbassò lo sguardo sul suo piatto mezzo vuoto e fece la vaga, come se quel uomo non esistesse.
“è il tuo ragazzo quello lì?” aspettò una sua risposta ma lei lo ignorò allora lui continuò. “Non è geloso del fatto che vai in giro come una sgualdrina?”.
“Ma come si permette, maleducato!” gli rispose con un filo di voce e guardandolo con la coda dell’occhio.
“Falla finita, e dimmi piuttosto quanto vuoi. Vanno bene duecento? Ovviamente entrambi i buchi, culetto e passera”.
Decisi di ritornare al tavolo quando capii che le avance di quell’uomo stavano offendendo Antonella. Quando ritornai a sedere l’uomo si zittì e ritornò a mangiare come se nulla fosse accaduto. Antonella mi guardava con gli occhi visibilmente sconvolti, come a dirmi “non puoi immaginare cosa mi è appena successo”.
“Tesoro, ne ho abbastanza” mi disse. “Voglio andare via da questo ristorante”.
“Perché, è successo qualcosa?”
Lo sapevo cosa era successo ma volevo che me lo raccontasse lei. Non sapevo cosa precisamente quell’uomo avesse detto ad Antonella, ma dalla sua espressione del viso capii che era stato piuttosto spinto e offensivo per lei che a fare la mignotta non era abituata, e con mio grande dispiacere non sembrava neanche volerci provare ad esserlo. Confesso che quello era proprio il mio intento: tirare fuori da Antonella il suo animo da maiala, che però stentava a venire fuori.

(Continua).

A piede libero.


Attenzione: patonza a piede libero.
Sapore di sale.

Voglia di mare.