venerdì 30 dicembre 2011

La sfaccimma.


La prima volta che ho sentito questa parola ero un giovincello. Me la disse un caro amico, che mi stava parlando di un tizio, l'unico tra i nostri coetanei che al momento era in grado di produrre sfaccimma. Si tratta del termine napoletano con il quale si indica lo sperma. Ma spesso, questa parola, viene utilizzata anche per altri scopi: ad esempio si dice "figlio 'e sfaccimma" delle persone furbe. In questo caso non è una cosa offensiva. La parola diventa offensiva nel momento in cui si dice "omm'è sfaccimma", che vuol dire uomo di poco valore.

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