sabato 30 aprile 2011

Che patata!


Avete mai visto i film della CentoXCento? Sono fortissimi. C'è sto tipo, Alex, che è fortissimo. Credo sia di Firenze, e ha sempre la battuta pronta per ogni cosa. Ho ricordi di vari film, però mi sono sempre fatto un sacco di risate (oltre che un sacco di seghe). Mi ricordo di un film dove c'era uno della CentoXCento che fingeva di essere un prete per adescare belle signore che ritornavano dalla spesa. Nel film ne adesca una e le promette di farle vedere "la cappella". Ovviamente il doppio senso tra la cappella della chiesa e la cappella del cazzo non ve lo devo spiegare io. Battute di questo genere ce ne sono in quantità industriale. Le attrici sono tutte non professioniste; le classiche casalinghe di Voghera che per sfuggire dalla solita routine si mettono nelle mani del team della CentoXCento.

giovedì 28 aprile 2011

Non far la stupida stasera.

Aahhh, Roma! Che città bellissima. Sto cercando qualcuno (uomo o donna) intenzionato a fare nudismo casalingo a Roma. Se qualcuno è interessato mi contatti per e-mail (stephanzanzi@hotmail.it) oppure lasci un commento. Che cos'è il nudismo casalingo? è una pratica che non prevede sesso o scopate, ma solo lo stare nudi insieme, e fare tutte quelle cose che abitualmente si fanno in casa: prendere un caffè, fumare una sigaretta, chiacchierare. Tutto rigorosamente senza vestiti.

martedì 26 aprile 2011

SexToys.

Ho quasi finito di leggere SexToys, 20 storie di giocattoli per adulti, a cura di Berbera & Hyde, pubblicato da Mondadori. Sono agli ultimi quattro racconti. Devo dire che questa collana di libri erotici è davvero piacevole; per quanto riguarda questo volume, la cosa che colpisce è prima di tutto la copertina. C'è un piede infilato in una scarpa con un tacco a spillo molto alto, un piede elegante e slanciato. I racconti sono molto variegati, ma è molto presente la componente della dominazione (pratica che a me non piace). "Manicure" di Nell Carberry per esempio è molto forte. Certamente se dovessi dire quale dei venti racconti mi ha colpito di più, direi "Il mistero del dildo maltese" di Adam McCabe, dove un investigatore deve cercare questo giocattolo che è stato rubato durante un'orgia gay. Il protagonista, durante le sue indagini, pur di risolvere il suo caso, proverà il suo primo rapporto omosessuale. Anche "Il Divano del casting" di Serena Maloch è molto bello. Qui invece troviamo un racconto lesbo, in cui ci sono due protagoniste: la giovane e inesperta assistente di una regista, e poi, la regista stessa.
Esercizi.

Secondo il sito del sistema sanitario britannico, avere un orgasmo equivale a quelle faticose sessioni di palestra, a cui tanto dedichiamo il nostro tempo per restare giovani e belli. L'esercizio più efficace per combattere le rughe e lo stress è proprio il sesso. Viene anche coniato un nuovo termine: "sexercise", una ginnastica utilissima per vivere sani e più a lungo. I sessuologi hanno dei forti dubbi su queste dichiarazioni, ma è innegabile che una buona cavalcata aiuti il cuore e soprattutto la mente. Fare sesso con energia e tanta immaginazione è come l'esercizio di un atleta, infatti mentre si scopa si bruciano almeno trecento calorie all'ora.
On The Road.


Le feste sono finite e ritorniamo "on the road". Dobbiamo ritornare a correre sulla strada, perchè chi arriva ultimo è tagliato fuori dai giochi.

lunedì 25 aprile 2011

Sport e sesso sono compatibili?


Pare di sì. Il dubbio che corrode ogni atleta è proprio questo: si può fare l'amore in prossimità di una competizione oppure bisogna rispettare un periodo di castità? Se n'è occupato il New York Times, e pare che il sesso non limita affatto le performance sportive. Ne parlava già Plinio il Vecchio nel 77 a.C. dicendo proprio che se un'atleta è poco bravo può migliorare le sue prestazioni con il sesso. Infatti già i gladiatori romani trascorrevano le notti precedenti ai giochi del circo montando graziose fanciulle, perchè l'attività di letto era considerata una cosa benefica, in grado di rilassare l'atleta.

domenica 24 aprile 2011

Sformati e cioccolata.


E dopo aver mangiato pasta al forno, sformati, uova di cioccolata, il colesterolo è salito sulla luna. Ci vorrebbe un poco di sport. Avete fatto caso alle fregnacce che stanno dicendo in questi giorni ai tiggì? Mi riferisco al gossip Made in England sulle nozze del principino. Ma posso dire "chissenefrega"? Ma perchè devono romperci le palle sul matrimonio di questi due sconosciuti, pieni di soldi e con il futuro già scritto? Non lo trovate un affronto alla povertà? Un affronto a chi ha centomila dubbi sul proprio avvenire e ha un lavoro precario? Hanno fatto addirittura una film d'amore su questa lovestory del cazzo, ma vi rendete conto?

sabato 23 aprile 2011

Sgocciolo.

(Mellie A.)


Diciamolo, la bellezza per essere tale non deve corrispondere ai canoni imposti dalla società. Anni e anni di privazioni alimentari conducono alcune ragazze ad una vita d'inferno. Evviva la carne da palpeggiare. Inoltre vorrei augurare a tutti una buona pasqua. Ormai è tardi, ho appena finito di sgocciolare perchè non ho resistito alle curve di Mellie. Ho fiottato copiosamente, e uno schizzo denso è saltato sulla sedia su cui sono seduto. Ci sono volute delle ore per toglierlo via, perchè era penetrato nel tessuto verdognolo che copre il cuscino. Ma anche questa giornata è passata.
Sbocciano le rose.

(Erica Fontes)


Erica è stata per me una nuova scoperta. Ha un fisico sottile e un sorriso simpatico e solare, che quasi mi ricorda Jesse Jane. Nata nel 1991 (porca miseria, sono vecchio) a Lisbona, in Portogallo. Nel 2009, a diciotto anni, prende parte al suo primo film porno: "Diario Sexual da Maria". In questa pellicola è affiancata dall'attore Angelo Ferro. Si è esibita in numerosissimi festival erotici dal 2009 ad oggi, tra cui l'Erotic Festival di Barcellona, l'Eros Porto 2010, l'Erotic Festival di Lisbona, il Medieval Erotic Festival. E siccome quelli della 21Sextury hanno sempre un gusto indiscutibile e una professionalità altissima, sono riusciti ad agganciare la pupa per realizzare insieme a Lauro Giotto un simpatico video con relativo servizio fotografico.

venerdì 22 aprile 2011

Icona.

(Lisa Ann)


Un'icona. Lisa Ann è semplicemente un'icona. Su di lei ci siamo segati innumerevoli volte. Dopo tanti anni rimango sempre incantato a vederne lo splendore del corpo.
Giocattoli.

(Bianca Beauchamp)


C'è chi si diverte a usare giocattoli. Oggi ho comprato un libro che si chiama appunto Sex Toys, edito dalla Mondadori, in cui numerosi autori esplorano il fantastico mondo dei giocattoli per adulti. Ho cominciato a leggere i primi due racconti, e mi sono reso conto di essere così distante dal mondo dei giocattoli. Non ne ho mai utilizzato uno, ad eccezione di un anello prodotto dalla Durex, che si infila sul cazzo e premendo un tasto comincia a vibrare, dando notevole piacere sia a lui che a lei. Purtroppo appena cominciava a vibrare, io iniziavo a fiottare, quindi eravamo incompatibili. Certamente non è facile introdurre in un rapporto tradizionale un elemento esterno (ad esempio un vibratore, un dildo, un corpetto di lattice). Non sempre si ha la fortuna di avere una compagna o un compagno aperta/o a questo genere di giochi. Però secondo me tentare non nuoce, al massimo ci si fa una risata e si ritorna al tradizionale su e giù.
Nudismo e mura domestiche.

A qualcuno può sembrare piuttosto strano, ma ad altri può dare un certo tipo di piacere. Io ho provato l'esperienza del nudismo in casa e all'inizio mi piaceva, ma poi ha cominciato a diventare noioso. Sapete quando diventa piacevole? Quando davvero ce n'è bisogno: d'estate. Farlo a tutti i costi, anche nei mesi invernali, è una cosa stupida. La cosa giusta sarebbe avere un terrazzo abbastanza lontano da occhi indiscreti, dove stendersi su una comoda sdraio e lasciarsi accarezzare dal sole. Perchè "lontano da occhi indiscreti"? Perchè se di fronte al vostro balcone, c'è l'appartamento di una vecchia di ottant'anni, immagino che il fugace incontro dei suoi occhi col vostro corpo potrebbe essere spiacevole per entrambi.

giovedì 21 aprile 2011

Il mandolino.


Molto spesso si sente parlare di "culo a mandolino". Ma esattamente, di cosa si tratta? Sicuramente è un complimento che riguarda la forma armonica del fondoschiena di una ragazza. Si chiama così perchè ricorda lo strumento musicale tradizionale, una forma arrotondata e in armonia con il corpo e le gambe. Piccolo, proporzionato, sodo e alto. Insomma, proprio un bel culetto.
Puzzette vaginali.

Perchè vergognarsi? Spesso alla donna può succedere, è del tutto naturale. Durante i rapporti sessuali capita che, specialmente in posizioni particolari, la femmina faccia qualche "rumorino" vaginale. La cosa può avvenire anche a causa dell'uomo, che fa scivolare fuori il proprio arnese troppo velocemente fuori dalla vagina del proprio partner. Molte donne provano un certo imbarazzo, perchè hanno il terrore che i propri uomini possano pensare che abbiano lasciato andare un pò di quell'aria che, in modo tradizionale, esce per via anale. Non so se c'è una soluzione, ma d'altronde non è neanche questo grande dramma. Ripeto che è una cosa del tutto normale, perchè il continuo entrare e uscire del pene dalla vagina genera aria.

martedì 19 aprile 2011

Fai di me ciò che vuoi.

BDSM, cioè Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo. Questo acronimo indica delle pratiche sessuali sempre più diffuse. Il fattore più importante è la consensualità, cioè il "sottomesso" acconsente ad essere tale. Prima di cominciare a giocare bisogna stabilire la "safe word", la parola d'ordine che da la possibilità al partner passivo di interrompere il gioco in qualsiasi momento. Ed è chiaro che lo scopo di tutto questo è il piacere reciproco, che per quanto riguarda il sottomesso è un piacere morale e psicologico. Spesso, in questo gioco, il rapporto sessuale tradizionale è presente in misura minoritaria.
Paura e Cuckold.

Molti uomini hanno dichiarato che la pratica del cuckold li eccita per il senso di paura che si può avvertire. Indubbiamente la paura è un potente afrodisiaco, ma perchè ne proviamo mentre pratichiamo il cuckold. Probabilmente perchè spesso, l'uomo che deve montare la nostra donna è uno sconosciuto, quindi non sappiamo cosa farà: la tratterà male? Le farà sentire dolore? Quanto grosso sarà il suo cazzo? E poi indubbiamente il confronto con la virilità di un altro ha il suo peso. Abbiamo paura, probabilmente, di vedere la nostra donna godere in modo spropositato.

lunedì 18 aprile 2011

Gradisci mia moglie?


O meglio, cuckold. Questo termine si sta diffondendo sempre di più nel nostro vocabolario, e si riferisce all'uomo che consapevolmente offre la propria partner ad altri uomini, e questi ultimi vengono chiamati "Bull", cioè tori, per la funziona da monta che hanno questi animali. Difficilmente succede l'inverso, cioè che la donna invita il proprio uomo ad avere un rapporto sessuale con un'altra donna. Comunque è certo che per molti uomini, vedere la propria donna montata da altri uomini è fonte di grande piacere, specialmente se questi sono ben dotati.

domenica 17 aprile 2011

Ciak, si sborra. Pt. 4

Infatti dopo un pò il mio pene ritornò duro come prima, ma ricoperto dall'abbondante saliva di Simona.
- Ben svegliato! - disse.
Poi si rimise in piedi e andò a riprendere la macchina fotografica. Questa volta voleva il culo di Antonella, così la feci girare, e con la punta del cazzo cercai di entrarle nel suo buchetto.
- Ma che fai? - mi chiese lei ridendo.
- Ti voglio inculare.
- Ti piace il sesso anale?
- Sì. Adesso ti faccio male.
- Mi fai male? Ti faccio vedere io dopo, come ti faccio male io.
Simona scoppiò a ridere, ma io non capii. Il cazzo le entrò tutto nel buco, e tenendola per i fianchi lo spingevo sempre più dentro. Mi sentivo un toro, e per quanto il cazzo le entrasse tutto, Antonella non sembrava provare ne goia ne dolore, come se fosse così pratica di sesso anale che ormai non le faceva più alcun effetto.
- Spingi spingi - disse scherzosamente, - che dopo spingo io.
- Dai non dirgli così, sennò me lo butti giù - disse Simona.
Stavo per sborrare, così uscii dal buco di Antonella e mi misi a sedere sul divano, e lei si inginocchiò tra le mie gambe e guardando verso la videocamera mi prese il cazzo in mano e mi smanettò fino a farmi sborrare, e gli schizzi gli saltarono sulla faccia.
- Bravissima Anto! - urlò Simona mentre scattava le foto. - Sei una fuoriclasse.
Antonella sorrise, mentre gli ultimi fiotti uscivano fuori debolmente, e lei li spalmò contro le sue gance. Ero esausto, così mi accasciai a pancia in giù sul divano e socchiusi gli occhi. Quando li riaprì vidi Simona che passava ad Antonella una cintura con un cazzo finto attaccato sopra. Mi chiesi a cosa servisse.
- Adesso mi diverto io - disse Antonella allacciandosi la cintura intorno alla vita.
Simona scoppiò di nuovo a ridere.
- Fai piano, che me lo ammazzi.
Antonella mi si mise sopra, con il cazzo finto puntato contro il mio buco del culo.
- Ma cosa... ?
- Shhh! - mi bisbigliò. - Zitto e godi. Adesso ti faccio male io.
Prese con una mano il membro finto e lo indirizzò verso il mio buco vergine, sentii la cappella di gomma premere per entrare. Urlai di dolore, anche se era entrato solo il glande.
- Come ci si sente a prenderlo nel culo? Brutto porco.
Mi mise le mani sui fianchi e mi penetrò completamente. Strinsi i pugni e mi lasciai sottomettere. Antonella non aveva il minimo rispetto per me, mi teneva per i capelli e ogni tanto mi schiaffeggiava il culo. Dopo avermi violato l'ano per venti minuti finalmente fece uscire il cazzo finto, e tenendomi per i capelli mi sussurrò qualcosa nell'orecchio.
- Vorrei tanto poterti sborrare in faccia, ma non posso. Accontentati di questo - mi sputò sul viso e poi mi lasciò andare.
Finalmente era finita; ero stremato e lo era anche il mio buco. Come prima esperienza nel mondo del porno fu piuttosto traumatica.
- Perfetto - disse Simona. - Abbiamo finito. Bravo Andrea, sei stato bravissimo.

Fine.

sabato 16 aprile 2011

A cosa pensano.


Ieri ascoltavo una vecchia canzone di Alice Visconti, dal disco Azimut del 1982, e c'è un verso che mi ha incantato, un verso che riguarda le mamme, e perciò voglio condividerlo con voi.
La vita interiore,
i romanzi d' amore
è meglio andare tardi a lavorare.
Anche le mamme fanno spesso l' amore, ma in silenzio per non farsi sentire.

E allora ho pensato all'intimità delle camere da letto delle mamme, e ho pensato subito che il verso di questa canzone è semplicemente sublime.

venerdì 15 aprile 2011

Ciak, si sborra. Pt. 3

La mia partner si chiamava Antonella. Io ero già nudo, sul divano di pelle dello studio, ero disteso su un fianco e avevo le gambe aperte, mentre Simona mi scattava qualche fotografia. Poi ad un certo punto suonò il campanello di casa; Roberto andò ad aprire. Ero molto eccitato di conoscere la mia partner. Sentivo il suono dei suoi tacchi che si facevano sempre più vicini, poi eccola finalmente. Era bellissima. Aveva i capelli corti, era molto alta e un sorriso solare. Aveva dei lunghi stivali di pelle con dei lunghi tacchi, e indossava dei leggings neri e un giubbotto di pelle da motociclista. Quando mi vide si tolse gli occhiali da sole per guardarmi meglio e sommessamente mi disse: "Buongiorno". Simona scoppiò a ridere.
- Hai visto che bello stallone?
Antonella si mise a sedere sul divano posando la sua borsetta a terra.
- Come ti chiami? - mi chiese.
- Si chiama Andrea - rispose Simona al posto mio.
- E lui? - disse Antonella, riferendosi al mio pene eretto. - Non ce l'ha un nome?
- No - gli risposi.
Roberto ritornò nella stanza e accese la videocamera, disse che potevamo cominciare. Soltanto che non sapevo che fare, perchè era la prima volta che facevo un video hard. Antonella era più esperta, perchè ne aveva già fatti una decina in un anno, quindi sapeva come muoversi. Allora fu lei a prendere l'iniziativa, e senza neanche spogliarsi scivolò sul mio corpo come una gatta e iniziò a baciarmi. Era bravissima, in senso professionale; praticamente era lei che conduceva il gioco e che decideva in che posizioni dovessi mettermi. Spesso anche Simona me lo diceva. Poi mentre eravamo distesi di fianco sul divano, ed io ero dentro la mia partner, sentii quel brivido che si sente poco prima di venire, e iniziai a sborrarle dentro. Sfilai il cazzo ancora colante dalla vagina di Antonella.
- E chi ti ha detto di venire? - mi chiese Simona ridendo.
- Mi dispiace, io...
- E poi così, senza preservativo! - disse Antonella, in modo scherzoso. - Meno male che prendo la pillola.
Antonella si mise a sedere, e io rimasi mezzo tramortito disteso sul divano.
- E adesso? - chiese Simona. - Come facciamo a tirarlo di nuovo su?
Effettivamente il mio pene, dopo aver sborrato si era notevolmente ammosciato. Era esausto.
- See, è una parola - continuò Antonella guardando lo stato del mio pene.
- Vabbè va, ho capito. Ce penso io - Simona posò la macchina fotografica e venne verso di me. Si inginocchiò e mi aprì le gambe, facendosi strada con la bocca sul mio pisello. Se lo mise in bocca e iniziò a succhiare. Socchiusi gli occhi e poggiai la nuca sul divano, mentre Antonella guardava sorridendo tutta l'operazione.
- Non mi era mai capitata una cosa del genere - disse. - In genere con gli uomini con cui ho lavorato mi montavano per ore e ore.
- Ma no - rispose Simona. - Vedi che già comincia a indurirsi? Tra un pò te lo rimetto a nuovo questo stallone.

Continua...

mercoledì 13 aprile 2011

Amici.


In questi giorni sto ospitando a casa una coppia di amici. Due fidanzatini novelli. Ieri è stata una giornataccia, sono stato fuori tutto il giorno, sono ritornato soltanto per prendere la lista della spesa, poi ho salutato i miei due ospiti (che intanto si erano messi ai fornelli) e sono uscito. Al mio rientro, ho aperto la porta d'ingresso e ho avvertito qualcosa di strano. Ho girato lo sguardo verso la stanza degli ospiti, la porta era aperta, lei lo stava cavalcando e lui la teneva per i fianchi. Un pò imbarazzato ho fatto finta di niente e ho tirato dritto verso la mia stanza. Lei ha smesso di ansimare, si erano accorti di me. Così lentamente hanno chiuso la porta della loro stanza. Cazzo ragazzi, siete dei fenomeni.
Ciak, si sborra. Pt. 2


Le sfilai; ce l'avevo moscio, e Simona iniziò a scattare un sacco di foto. Sorrideva, forse per il mio imbarazzo. Poi dopo un pò lasciò la macchina fotografica e suo marito attivò la videocamera. Simona mi girò attorno; notai che al polso aveva un braccialetto d'oro che tintinnava ad ogni suo movimento. Accese lo stereo per creare un pò di atmosfera, e fece partire un cd di Toni Esposito, "El Gran Explorador". Una musica piuttosto suadente, era perfetta per riscaldare quella situazione.
- Il nostro amico liggiù è un pò moscetto - disse passandomi dietro le spalle. - Pensi di farcela a farmelo vedere duro?
- Non lo so, è la prima volta per me...
- Adesso vediamo cosa possiamo fare per aiutarlo a tirarsi su - Simona standomi dietro allungò le mani sul mio petto, poi le fece scendere accarezzandomi fino al cazzo. Con una mi massaggiava le palle e con l'altra mi teneva il pene e delicatamente mi masturbava. Intanto Roberto riprendeva tutto, e continuava a starsene in religioso silenzio. Simona era davvero brava con quelle mani; in qualche secondo lo aveva fatto indurire, e adesso era svettante verso l'alto, con la cappella turgida e rossa. Questa cosa fece sorridere Simona.
- Eccolo! Così lo voglio! Mamma mia che toro da monta che sei - il cazzo gli si era gonfiato nella mano, e lo aveva afferrato con più decisione. Ci sapeva fare a menarlo; aveva il polso molto allenato. - Allora, parlami un pò di te. Di dove sei?
- Sono di Napoli.
- Napoletano? - cercò di simulare il mio accento, come per prendersi gioco di me. - E la sai fare 'a pizza?
- No - sorrisi. - E voi di dove siete?
- Semo Romani de Roma. Nun se sente? - Simona era molto a suo agio in quella situazione; nonostante mi stesse smanettando riusciva ad essere comunque molto ironica. - Ti starai chiedendo perchè ti sto masturbando, vero?
- Sì, però mi piace.
- Te piace? E nun te ce abituà, che so 'na donna sposata, io. No, a parte gli scherzi. Voglio vedere quanto duri e quanto schizzi.
Non riuscii a resistere per un altro minuto ancora, e il mio cazzo si indurì ancora di più, le vene si gonfiarono e la cappella diventò di fuoco; iniziai a schizzare, e il primo fiotto, lungo e denso finì sul pavimento. Roberto riprendeva tutto.
- Sì, bravo tesoro. Così. Dai - Simona me lo strinse con più decisione, e gli altri fiotti, più deboli le colarono sulla mano, scendendo fino al polso e alcuni finirono sul suo braccialetto d'oro. - Madonna, quanta ne hai! Senti, io non resisto, mica ti dispiace... ?
Simona lasciò il mio cazzo e venne ad inginocchiarsi davanti a me, prendendo il mio cazzo in bocca e succhiando avidamente il mio caldo seme.
- Non ci posso fare niente, non posso resistere - me lo ripulì tutto con la lingua, poi si mise in piedi e mi diede uno schiaffo sul sedere. - Per quanto mi riguarda il provino è stato perfetto. Allora iniziamo domani a fare una vera ripresa in cui sarai affiancato da una partner. Contento?

Continua...

lunedì 11 aprile 2011

Letto o padelle?


Da una recente statistica pare che le mamme fanno sesso meno di una volta a settimana, anche se la maggior parte di queste sostiene che vuol fare l'amore con il proprio partner in modo più regolare. Ma l'80 per cento delle donne sostiene che dopo il matrimonio, il sesso diventa prevedibile e poco entusiasmante. In parole povere c'è poca fantasia, e l'atto diventa quasi meccanico. Cosa assai più strana è che da queste statistiche pare che le donne con uno o più figli sono più soddisfatte sessualmente rispetto alle donne che non ne hanno. Per compensare questa routine sessuale, la maggior parte di loro sostiene di aver avuto fantasie erotiche con altri partner. Una su dieci poi confessa di non essersi fermata solo alle semplici fantasie.

domenica 10 aprile 2011

Ciak, si sborra. Pt. 1


P.S.: ho scritto questo racconto la settimana scorsa, pensando ad un'amica a cui non immaginavo di essere attratto così tanto. Simona, appunto. Simona è sposata e ha un figlio.

Quando mi aprirono la porta mi chiesi in che casino mi stavo cacciando. E quasi pensai di dire che aveva sbagliato indirizzo, ma la ragazza che mi aprì, bassina e con un viso loquace, mi sorrise e subito mi riconobbe.
- Tu devi essere Andrea - mi disse, poi mi prese per mano e mi fece entrare. - Vieni, entra.
Non mi aspettavo di trovare una ragazza ad accogliermi. Pensavo che fosse un ambiente tutto al maschile. Era piuttosto strano, la sua presenza mi metteva un pò in imbarazzo, come se dovessi vergognarmi di quello che avremmo fatto in quell'appartamento di Milano. Continuava a tenermi per mano, e mi condusse in un corridoio asettico con alcune porte chiuse, e alla fine di questo c'era una camera bianca e molto illuminata da fari e faretti, che emettevano anche un discreto calore. Ma la stanza era vuota; c'era soltanto un divano nero di pelle e tutta l'attrezzatura da lavoro: quindi una videocamera, le luci e una macchina fotografica poggiata per terra. Insieme a noi c'era anche un uomo. Molto silenzioso a dirla tutta. Stava smanettando vicino alla telecamera e mi guardò soltanto di sfuggita.
- Come hai trovato il nostro annuncio, tesoro? - mi chiese lei.
- Stavo cercando lavoro, poi ho trovato la vostra inserzione e ho deciso di provare.
In realtà avevano voluto da me anche un paio di foto senza vestiti, una breve descrizione di me e tutte le analisi che attestassero che io non avevo malattie.
- Io comunque mi chiamo Simona, e lui è mio marito Roberto. Se intanto ti spogli, così ci portiamo avanti col lavoro? Cosa ne pensi?
- Va bene.
Tolsi lentamente le scarpe e i calzini, poi sbottonai i pantaloni e lentamente feci scendere la lampo. Mi vergognavo da morire, soprattutto per la presenza di Simona, che intanto aveva raccolto la macchina fotografica e mi sorrideva. Forse aspettava di vedermi nudo per scattare qualche foto.
- Ti spiego intanto come funziona il nostro lavoro, ti va?
- Sì - risposi timidamente.
- Noi realizziamo dei servizi fotografici e dei filmati quasi amatoriali, e vendiamo tutto il materiale a una rivista hard di Milano. Il cascè dei nostri modelli e delle modelle è sempre lo stesso, ottocento euro. Adesso vogliamo vedere come te la cavi davanti ad un videocamera, però prima voglio farti qualche fotografia che andrà nel nostro archivio. Va bene?
- Sì - rimasi in mutande e non sapevo se toglierle.
- E quella? Non la togli? - disse Simona ridendo.

Continua...

sabato 9 aprile 2011

Più aperte.


Secondo me, una moglie meglio di così non si può avere. Ma guardate bene, che anche la vostra ha un sorriso altrettanto sensuale. Se solo tutte le donne fossero più aperte al mondo della pornografia, si vivrebbe meglio. Io sogno un mondo in cui quando la moglie di qualcuno trova il marito a guardare un film porno gli dice: "che guardi?". E lui le risponde: "niente di che. Un porno con Jill Kelly". E lei, senza fare una piega: "ah, questo film lo conosco, è un classico". Vorrei che per le donne la pornografia e l'erotismo fosse non più motivo di scandalo e orrore, ma un buon motivo per vivere una vita più saporita. Purtroppo qui in Italia siamo tutti vittime di anni e anni di perbenismo, e da sempre abbiamo fatto crescere le nostre ragazze come delle monache.
Incatenato.

(Monica Lian Laigo)


Cavolo. Intercettare una connessione in questi giorni è una cosa assolutamente complicata. Ho le mani legate. Abbiate ancora pazienza, poi ritornerò con nuovi "paesaggi" fantastici. Comunque si entra in astinenza. Niente porno, niente seghe in cam. Io per fortuna ho una memoria esterna piena di porno, ma certe volte non basta neanche quella.

domenica 3 aprile 2011

Evviva la primavera!


Evviva! Le ragazze in primavera sono vestite sempre in modo più leggero, evviva! Finalmente sono riuscito a trovare il modo per collegarmi col mondo intero, anche se sarà difficile farlo tutti i giorni. Non vi dico che fatica per guardare i porno in streaming. Comunque la primavera è cominciata nel migliore dei modi; le ragazze sono più belle di un mese fa, soprattutto più scosciate.