lunedì 31 gennaio 2011

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Autobiografico, Pt. 2

Ormai aveva preso confidenza col mio uccello e aperta la cerniera si occupava di lui, sempre più brava nel massaggiarlo. Lo teneva sempre in mano muovendolo talvolta per un po’, ma mi diceva che le piaceva sentire che si muoveva da solo quando lo toccava. Io continuavo a penetrarla con un dito e lei appoggiava la testa sulla mia spalla, parlandomi piano e dolcemente. Mi diceva certe frasi che sembravano uscite da un romanzo d’amore. Mi faceva piacere sentirle e sapevo che lei stava per venire sulla mia mano, allora rallentavo oppure fermavo le mie dita, perché in quel momento mi avrebbe baciato. Mi baciò sulla bocca a lungo, facendo roteare la sua lingua sulla mia. Godevo un mondo sentirla, ero cotto di lei. Per farmi muovere le dita mi segava il cazzo cosi che io non me la sentivo di negarle il godimento che chiedeva e continuavo a farla godere sempre più veloce fino a che la sentivo di nuovo fremere e ansimare piano sul mio viso. Mi veniva dolcemente, con i palpiti della vagina, nella mano ed io godevo del suo godimento spiritualmente come lei godeva carnalmente. C’era un pieno accordo mentale in noi due come fossimo una mente sola. Quando si era calmata le passavo un fazzoletto sulla patatina per asciugarla bene. Dopo questo, mi leccava le labbra e mi chiedeva un bacio profondo e con la mano sul pene cominciava a menarlo fino a farmi sborrare. Era molto felice quando sentiva lo sperma sulla mano e me lo diceva ogni volta.

- Ti amo Stephan, non so se l’hai capito. E spero che anche tu mi ami, come mi dimostri sempre con la tua dolcezza. Solo con te faccio certe cose, e solo perché ti voglio mio, solo mio. Ma anche per piacere mio, anche a me piace farle ma solo con te. Solo tu sei il mio amore. Sei il mio ragazzo e sento che ci capiamo bene. La tua sborra non mi fa ragionare, mi rende schiava di te.
- Amore, certo che ti amo - le dissi nell’orecchio piano e dolcemente. Ci baciammo per suggellare le nostre promesse a fine film. Fummo inondati di luce e ci vergognammo un po’, siamo stati visti da molte persone. Molte persone riconobbero Laura e le vollero stringere la mano, perchè era molto popolare nel mondo dello spettacolo; lei non curante di avere la mano sporca del mio sperma li accontentò tutti.
L’accompagnai fino al suo albergo e iniziai a morire di rabbia perché sapevo che avrebbe dormito con il suo compagno e non con me. Il suo compagno l’aspettava nella sua camera d’albergo e magari se la sarebbe scopata, e questa cosa mi faceva impazzire. Ma in realtà non andò così. Quando salì su in camera trovò il suo compagno che si stava scopando un'altra. Laura rimase con gli occhi spalancati a guardare e quasi voleva scoppiare a piangere.

- Non è come pensi! – il compagno disse la cosa più banale che si poteva pensare.

Così Laura scappò via dall’albergo e mi chiamò al cellulare, dicendomi che aveva bisogno di me. Per fortuna ero ancora in strada; certo, ormai distante dall’albergo di Laura, però pur di rivederla sarei ritornato indietro trecento volte. Quando ritornai da lei stava piangendo, così l’abbracciai e lei si strinse al mio corpo in cerca di amore, e io gliene avrei dato in abbondanza.

domenica 30 gennaio 2011

Autobiografico, Pt. 1

Arrivai in città il sabato notte. Laura stava in albergo, dopo avevamo intenzione di stare un po’ insieme, e io avevo tanta voglia di fare l’amore con lei. Arrivò puntuale all’appuntamento; per stare tranquilli dovevamo vederci in un ristorante fuori Roma. Quando mi fu vicino la baciai intensamente sulle labbra fino a farle mancare il fiato. Fu sorpresa di questo, di solito all’aperto ero più riservato, ma mi sorrise divertita. Quando stavamo insieme ci comportavamo da piccoli innamorati. Mi piaceva così, eravamo naturali, per lei era naturale così, io ero uno sporcaccione come mi diceva spesso. Dopo cena decidemmo di andare al cinema a vedere uno di quei film romantici che piacciono tanto a Laura. Ultima fila, quella degli innamorati, dove potevamo parlarci piano e accarezzarci dolcemente senza che nessuno avesse da dire o ci vedesse. Le piaceva che le toccassi le tette, poi ci baciavamo dolcemente un po’ da amici e un po’ da amanti. Mi piaceva la sua lingua, era una cosa senza fine, una dolcezza enorme sentirla contro la mia. Certo che talvolta guardavamo anche il film ma non lo seguivamo molto, a noi bastava il buio della sala ed eravamo contenti. Ci sembrava sempre di essere soli. Due e innamorati. Era solamente un mese che ci conoscevamo eppure sembrava un’eternità. Io ero felice di stare con lei e lei era felice di stare con me. In quei momenti sembrava dimenticarsi del suo compagno.

Dopo il primo tempo del film, cominciava a scaldarsi e diventava anche lei sporcacciona, le piaceva definirsi sporcacciona quando faceva certe cosine con me. Quando si decideva di andare al cinema, lei si presentava sempre con le gonne ed io ero ben felice di questo. Si era un po’ disinibita in questo periodo e capiva che quello che facevamo era per amore e piaceva ad entrambi. Avrei dato la vita per lei se fosse stato necessario. Mi prendeva una mano e se la portava in mezzo alle cosce, e sentivo che era abbondantemente bagnata ed era magnifico al tatto anche attraverso le mutandine, sentivo la sua peluria. Ero orgoglioso di avere la mano sopra la sua passerona, la sentivo calda, invitante. La accarezzavo e quando mi baciava con la lingua capivo che era il momento che mi desiderava. Allora le scostavo le mutandine e cominciavo a toccarle le labbra della sua piccola per finire sul clitoride e dolcemente muovevo le dita nel suo paradiso.

Continua...

sabato 29 gennaio 2011

Prigioniera d'amore.

(Monica Lian Laigo)


Sono prigioniera del tuo amore.
Prigioniera del tuo sesso,
della tua sborra.
Del tuo caldo seme,
con cui mi voglio sbrodolare, con cui mi voglio riempire la bocca,
e ogni singolo buco del corpo.
Fai di me ciò che vuoi.
La pupa.


La tua ragazza con i leggings non ha prezzo. Notare che tutti gli uomini si girano a guardarla, sentire i camionisti che fanno suonare le trombe dei loro camion, i tuoi amici che ci provano spudoratamente, perchè a questa pupa non si può resistere. Ognuno di noi dovrebbe avere una ragazza con un paio di leggings nell'armadio; dovrebbe essere una specie di legge da rispettare.

venerdì 28 gennaio 2011

Fiumi di passione.

(Kety Pearl)

Kety è stata per me una recente scoperta. Da un pò di tempo sto seguendo l'interessante lavoro di Tainster, in particolare Slime Wave, in cui attrici hard si fanno letteralmente inondare di finta sborra. Il gioco è questo: Kety Pearl entra in un bagno, vestita in modo elegante (tanto da farmelo venire duro ogni volta che rivedo il video, adoro le donne eleganti), si guarda allo specchio, fuma una sigaretta e all'improvviso viene assalita da un getto di sborra molto denso. Kety si accorge che dietro di lei c'è un buco nella parete e da questo buco viene fuori un cazzo duro (finto, ovviamente). E così inizia il gioco, la Pearl accarezza il suo piccolo amico, lo bacia, lo mette in bocca fino a farlo sborrare copiosamente altre tre o quattro volte. E alla fine un fiume di passione la ricopre per intero.

giovedì 27 gennaio 2011

Una moglie come lei.

(Sarah Louise Young)


Avercela una moglie così: una leggenda del porno. Parliamo di Sarah Young. Durante la sua carriera ha avuto l'occasione di lavorare spesso con il grande Peter North, quindi di epiche sborrate in faccia la nostra Sarah è esperta. Copiosi schizzi sono volati sul suo corpo, andando ad inzaccherare i suoi crespi capelli e le sue tette che ogni uomo vorrebbe baciare. Leggendarie sono anche le scene che ha girato con un altro stallone del cinema porno, Sean Michaels. Insomma, questa donna è davvero da sposare.

mercoledì 26 gennaio 2011

Il ritorno delle culacchione.

E rieccoci con un altro culacchione a piede libero. Ho un certo debole per la cellulite. Culi così mi danno il senso dell'abbondanza; questo è un sedere da palpare con cura, altamente sborrabile.

martedì 25 gennaio 2011

Amarsi insieme agli altri.


Che cos'è il cuckold se non l'amarsi un pò di più?
Il vedere la propria donna divertirsi con altri uomini.
Lo stare insieme.
Vedere un mandingo che le entra nel corpo.
Raggiungere l'orgasmo.

venerdì 21 gennaio 2011

Monumentale.

(Kelly Devine)


Purtroppo sarò via per un paio di giorni, ma vi lascio con un culo monumentale della Devine, una foto scattata durante le riprese di Pornstars Punishment, un video in cui Kelly, che recita la parte di una donna della malavita, fa la gradassa con uno sguattero, però poi tutto ha un limite; lo sguattero mantiene la sua rabbia fino ad un certo punto, e giunge il momento di punire la tiranna. Schiaffi, sputi, invasioni anali, per una scena che non ha precedenti nella carriera di Kelly.

mercoledì 19 gennaio 2011

Nudismo con papino, settima parte.

Arrivarono nel parcheggio; la macchina di Pietro era una bmw color argento. Molto spaziosa. Roberta andò ad aprire il bagagliaio e si mise a novanta grandi a cercare la borsa frigo. Gigi le si mise dietro e puntò il suo cazzo contro il suo culetto.
“Ma che bel culo che hai” le disse premendo il glande contro il buchetto, lo strofinò un po’ e poi le diede uno schiaffo su una natica.
“Ahi! Mi fai male” gli disse lei.
Poi Roberta prese la borsa e chiuse il bagagliaio e subito si avviò di nuovo verso la spiaggia, ma Gigi la fermò per un braccio.
“Aspetta, dove vai? Già vuoi ritornare da papino? Perché invece non ci conosciamo un po’ meglio? Che ne dici se magari ci sediamo un po’ in macchina?”.
Gigi le prese le chiavi dell’auto dalle mani e andò ad aprire le portiere di dietro e ci si infilò dentro. Roberta non sembrava sicura di quella cosa, eppure dopo un po’ si convinse e entrò anche lei in auto, lasciando la borsa frigo fuori, a terra. Una volta dentro chiusero la portiera e aprirono un po’ il finestrino per far passare l’aria, sennò dal caldo sarebbero crepati.
“E allora” cominciò Gigi mettendole una mano su una coscia e con l’altra si teneva il cazzo dalla base dell’asta, “non fare la timidina. Non ti piace il cazzo? Lo vuoi?”.
Gigi smise di accarezzarle la coscia e raggiunse la sua nuca, e la spinse con il viso contro il suo attrezzo.
“Ma sì che lo vuoi, sei affamata di cazzo”.
Roberta cominiciò a leccargli l’asta, saliva e scendeva con la lingua, dalle palle alla cappella. Gigi piegò la testa indietro e chiuse gli occhi; era fantastica. Glielo stava leccando come se fosse stato un calippo alla fragola. Poi lo infilò in bocca e cominciò a mulinare la lingua intorno alla cappella.
“Ma sei bravissima!” le disse. “È proprio vero che voi ragazze più siete timide e più siete maiale”.
Gigi tenendo le mani dietro la nuca di lei la spingeva sempre più infondo, fino a toccarle con la punta del cazzo la gola. In pochi minuti l’arnese gli si era riempito di saliva; quella ragazza produceva saliva in quantità industriale, Gigi ne aveva l’inguine completamente ricoperto. Nella macchina cominciava a fare caldo e nell’abitacolo si creò un denso odore di sesso e sudore. Gigi con una mano raggiunse il culo di Roberta e gli penetrò il buchetto con un dito e poi se lo portò in bocca; aveva un sapore sublime e non sapeva se metterla col culo all’aria e leccarle il buchetto o scoparsela e basta. Decise di leccarla un po’ prima di sbattersela, così la fece mettere a pancia in giù e col culo rivolto verso l’alto e infilò la bocca in mezzo alle natiche e le leccò avidamente il buco, e con le dita le penetrava la fighetta pelosa che era diventata un lago di umori. Prima aveva cominciato con un solo dito, poi era arrivato a infilarcene tre. Il caldo li cominciò a far sudare come maiali a entrambi, tanto che sembravano ricoperti d’olio. Roberta mugolava di piacere e si lasciava fare qualsiasi cosa senza opporsi.
“Vieni qua, mettiti sopra” disse Gigi mettendosi a sedere al centro dei sedili anteriori, e Roberta gli salì sopra divaricando le cosce e cavalcandolo. “Così, brava. Ti voglio piccola”.
Roberta si avvinghiò a lui cingendogli le spalle con le braccia e tenendo premute le sue tette contro il suo petto. Gigi intanto da sotto la penetrava come un treno e le accarezzava la schiena tutta appiccicosa di sudore. La loro puzza di sudore era per lui un micidiale afrodisiaco. Le ficcò un dito nel buchetto del culo e muoveva l’anca ossessivamente su e giù per trarre il massimo piacere da quella scopata e allo stesso tempo per regalare a Roberta un orgasmo che non avrebbe mai più dimenticato. Era una ragazza calda, eccessivamente, Gigi aveva l’impressione di aver infilato il cazzo nel forno; la sua fighetta era in fiamme e stava facendo un lago di umori sui sedili della bmw del papino. Per fortuna riuscì a far venire fuori l’attrezzo prima di sborrare, e gli schizzi erano così consistenti e violenti che saltarono sulla schiena di Roberta. Gigi gli spalmò lo sperma come se fosse la sua crema per il sole; adesso era appiccicosa non solo per via del sudore ma anche per via della sborra. Nell’abitacolo ormai la puzza di sperma e sudore aveva reso l’aria irrespirabile. Così Gigi aprì la portiera e Roberta uscì fuori, poi lui la seguì.
“Oddio che sborrata!” disse dandogli uno schiaffo sul sedere. Roberta lo abbracciò quasi come se fosse in cerca di coccole.
“Ti prego non fare come tutti gli altri uomini. Non sono soltanto un buco da riempire, non considerarmi come uno sborratoio”.

martedì 18 gennaio 2011

La pantera.

(Jasmine).


Una professionista del sesso, Jasmine ha lavorato in più occasioni con 21Sextury con grandi risultati. Ha un corpo perfetto, e in qualche scena ha dimostrato di avere un carattere solare e una voce da diva del pop. In un video di Asshole Fever, prima di dedicarsi ad un rapporto anale, si lancia in una interpretazione canora che fa venire i brividi. Jasmine ha la pelle così vellutata che starei ad accarezzarla per ore, e ha un buco del culo che si dilata e si richiude con una semplicità e una grazia senza precedenti. Peccato che oltre a 21Sextury e a qualche altro raro video la sua carriera pare che si sia arrestata.

lunedì 17 gennaio 2011

Nudismo con papino, sesta parte.

Il giorno dopo Gigi ripartì all’attacco; ritornò alla spiaggia, ma questa volta era intenzionato a sbattersi Roberta e non la mamma. Ritrovò la felice famigliola sempre al solito posto e questa volta stese il telo di fianco a Roberta senza troppi problemi.
“Buongiorno a tutti”.
“Ciao ragazzo, ben tornato” lo salutò Pietro.
Roberta come al solito se ne stava sdraiata nell’indifferenza totale. Così Gigi gli diede uno schiaffetto sul culo.
“E tu non mi saluti?”.
“Ciao” disse con un filo di voce.
Come il giorno prima non c’era molta gente in spiaggia, però era davvero una magnifica giornata. Il mare era calmo e Gigi nel vedere Roberta ebbe la sua solita erezione spropositata. Si sdraiò sul telo mettendosi su un fianco, con il cazzo premuto contro una natica di Roberta, ma per dimostrare che non lo faceva a posta diede a parlare al padre delle solite cose. L’inter in primis, le scelte del mercato e le buffonate dell’allenatore. E Pietro era sempre più fiero di quel ragazzo, tanto che quel giorno si iniziò a interessare di lui facendogli un sacco di domande sulla sua vita. E Gigi gli spiegò che lavorava in un ristorante come aiuto cuoco, ma nel frattempo stava studiando legge e voleva diventare un avvocato. Tutte balle ovviamente; non studiava affatto, e faceva lo sguattero in un pub. Però voleva farsi bello agli occhi del padre della maialina, e lui c’era cascato in pieno. Gigi decise di allargarsi, e così con una mano cominciò ad accarezzare le cosce di Roberta ma in modo distratto per non fare troppo lo sfacciato. Il padre non ebbe nulla da ridire, piuttosto continuò il suo monologo sui giovani d’oggi, che pensano solo al sesso, ma era sicuro che Gigi era diverso dagli altri. E intanto con la mano percorreva le cosce della figlia, fino ad arrivare nell’interno coscia e a strofinare un dito contro la sua fighetta pelosa.
“Sa, sono stanco della solita vita” disse Gigi. “Vorrei sposarmi, con una brava donna, mettere su famiglia, mi capisce?”.
“Ma certo che ti capisco. Perché tu sei un ragazzo serio, fai bene a desiderare queste cose. I ragazzi della tua età oggi giorno pensano solo a scopare e ad andare in discoteca a sbomballarsi. Che ne dici se ti offro da bere? La vuoi una birra?”.
“Volentieri”.
Pietro mise le mani nella borsa della moglie e ne cacciò un mazzo di chiavi. Le lanciò a volò nelle mani di Gigi e chiamò la figlia, chiedendole di portarlo alla macchina dove nel bagagliaio c’era la borsa frigo con le birre. Roberta si alzò dal telo e con indifferenza si avviò verso il parcheggio. Gigi la seguì standole dietro e guardando il suo meraviglioso culetto. Sapeva sculettare bene la maialina; quelle chiappotte erano così comunicative, erano un’opera d’arte che Tinto Brass avrebbe esposto nel salotto di casa sua.

domenica 16 gennaio 2011

Ritorna a farci godere.

(Marketa Brymova)


Marketa Brymova si è ritirata dal mondo del porno già da un paio di anni. Questo è un fatto davvero triste, perchè era una ragazza bellissima. Mi pare che abbiamo soltanto qualche giorno di differenza, Marketa è più giovane di me, quindi quando la conobbi era come vedere una coetanea alle prese con un'avventura. Quest'avventura l'ha portata a lavorare varie volte con Danis Marti; come dimenticare la scena di Harder They Cum 2 dove la Brymova e Denis fanno l'amore su una barca ancorata in una romantica baia? Quante seghe.

venerdì 14 gennaio 2011

Nudismo con papino, quinta parte.

“Ehi stallone” la signora Moana lo chiamò. “Che ne diresti di passare a me adesso?
“Ma certo signora”.
Guardò un’ultima volta la pelle di Roberta, impasticciata di crema e sborra e poi si mise in piedi e raggiunse la signora Moana. I soliti amici di Pietro si erano avvicinati e lo avevano preso in disparte per commentare le nuove scelte del presidente dell’inter, così la moglie si mise distesa a pancia in su, con le tette e la passera al vento. Allargò le cosce e propose esplicitamente la sua passera a Gigi.
“Allora stallone, mettiti nella stessa posizione che avevi con mia figlia, però quella trave infilamela dentro, e intanto spalmami la crema sulle tette”.
“Ma signora, cosa dice? Qui, davanti a suo marito?”.
“Non vedi che mio marito è impegnato? Dai sbrigati, abbiamo poco tempo”.
Pietro era girato di spalle e non avrebbe visto niente. Così Gigi decise di accontentare la signora; le si mise a cavalcioni e con due dita le indirizzò il suo cazzo tra le labbra della sua passerona depilata. Era molto piacevole, aveva voglia di urlare e di dirle quanto era troia, ma doveva fare tutto nel massimo del silenzio. Intanto le spalmò la crema sulle tette e visto che c’era gliele palpò, erano belle come quelle della figlia ma un po’ più flaccide.
“Meraviglioso” sussurrò lei sotto le spinte delicate di Gigi. “Mi piacciono i giovanotti come te. Quando ero ragazza mi facevo scopare da chiunque”.
Gigi guardò in direzione di Pietro, per fortuna era ancora girato. Poi guardò Roberta che si era addormentata. Tutto sotto controllo insomma. Allora iniziò a spingere sempre più rapidamente, perché voleva portare la signora Moana velocemente ad un orgasmo. Per lui era abbastanza difficile raggiungere di nuovo l’eiaculazione perché aveva sborrato qualche minuto prima. Gigi non aveva mai infilato il cazzo in una figa così indecentemente slabbrata, come se la signora ne avesse presi così tanti di cazzi che quasi le si era consumata. Ma comunque era una sensazione bellissima; entrava dentro tutta l’asta senza troppe difficoltà e intanto continuava a spalmarle la crema sulle tette.
“Dai, non ti fermare” gli sussurrò la signora Moana. “Che bel cazzo che c’hai”.
“Oddio signora, devo sborrare” disse Gigi muovendo il bacino sempre più rapidamente.
“Sborra dentro tesoro, sborra quanto vuoi”.
“Ecco… oh sì, fantastico!”.
Gigi inondò la signora e poi fece uscire il suo cazzo dal suo corpo prima che Pietro si girasse. Giusto in tempo perché si era appena staccato dal suo gruppetto di amici per ritornare sotto l’ombrellone. Gigi aveva sborrato per la seconda volta, adesso il suo attrezzo iniziava a perdere consistenza. La cosa avrebbe potuto far insospettire il signor Pietro quindi doveva andare via al più presto. Ma prima che potesse ritornare al suo telo lui se ne accorse.
“Ehi, come mai prima eri tutto in tiro e ora sei così giù?”.
“Perché purtroppo devo andare a casa, e mi dispiace molto perché mi trovavo molto bene qui con voi” disse Gigi.
“Beh, ma puoi tornare domani. Noi saremo di nuovo qui”.
Gigi si abbassò a prendere il telo e facendola sembrare una cosa casuale strofinò sulle labbra di Roberta il suo glande sporco di sborra e umori della madre. Lei si svegliò di soprassalto e si leccò le labbra, poi guardò Gigi allontanarsi fino a vederlo sparire, lì al parcheggio delle auto.
“È proprio un bravo ragazzo quello lì” disse il signor Pietro.

giovedì 13 gennaio 2011

Ai limiti della porcaggine.

(Shakira)


Più va avanti la carriera musicale di Shakira e più i suoi videoclip su MTV diventano porcelli. Certe volte sembra che il video sia una specie di trappola che ci costringe ad ascoltare la musica soltanto perchè c'è una come Shakira che si sbatte sul pavimento, come se stesse simulando un rapporto sessuale.

mercoledì 12 gennaio 2011

Un massaggio, please.

(Jessica Bangkok)


La prima volta che vidi questa bambolona orientale fu in un video di Cumshot Surprise. Forse molti la conoscono per i massaggi che eseguiva in Nuru Massage, dove abbonda olio per il corpo e tante carezze specialmente nelle zone del piacere, qualche pompino ma nessuna penetrazione.

martedì 11 gennaio 2011

Nudismo con papino, quarta parte.

“Sei un bravo ragazzo” disse infine il padre della maialina alla fine del suo monologo calcistico. “Ti voglio presentare la mia famiglia, lei è mia moglie Moana”.
“Ciao stallone” la signora gli tese la mano come per farsela baciare, e Gigi seguì il suo istinto e gliela baciò, e la signora nel ritirare la mano gli accarezzò fugacemente il suo attrezzo.
“Io sono Pietro, e lei è nostra figlia Roberta”.
“Proprio una bella famiglia, complimenti Pietro”.
“Grazie grazie. Ma perché non prendi il tuo telo e vieni a metterti qui vicino a noi?”.
Era fatta. La bella maialina era sua. Doveva pazientare forse un altro giorno e scoparsela non sarebbe stato un problema. Così andò a raccogliere il suo telo e lo avvicinò a quello di Roberta, che per la sua timidezza non gli rivolgeva la parola. Gigi parlò ancora con Pietro di calcio e quasi non ne poteva più. Inoltre vedere Roberta tutta nuda di fianco a se gli faceva venire una voglia matta di smanettarsi. Quelle tette poi, erano da urlo!
“Papi, mi spalmi la crema dietro le spalle?” chiese a un certo punto Roberta.
“Che rompiballe che sei” rispose lui scavando nella borsa della moglie. Prese un tubetto di crema e la lanciò a Gigi. “Ti dispiace?”.
Non poteva crederci; Pietro gli stava chiedendo si spalmare la crema sul corpo della figlia. Era fatta!
“Ma figurati, per gli amici questo e altro” rispose lui quasi a volersi dimostrare disinteressato nei confronti della figlia.
Così si mise a cavalcioni su Roberta che stava distesa a pancia in giù, e le poggiò il cazzo tra le due natiche e gli iniziò a spalmare la crema sulle spalle. Cominciò a muovere il bacino avanti a indietro, sfregando il cazzo in mezzo alle chiappotte di Roberta.
“Ehi vacci piano con quella trave” disse Pietro, “sennò me la impali”.
Poi Roberta alzò il busto reggendosi coi gomiti; forse era un chiaro invito a massaggiarle anche le tette. Così Gigi seguì di nuovo il suo istinto, fece uscire altra crema dal tubetto portandosela sulle mani e poi raggiunse le tette di Roberta. Erano uno spettacolo, morbide da mungere, come a una vacca. Le spremeva l’una contro l’altra e lei gemeva, ma piano. La cosa strana era che Pietro li guardava e non diceva niente; insomma Gigi stava palpando e spremendo le tette della figlia e a lui non sembrava dare molto fastidio. E nello sfregare il cazzo contro il culo di Roberta a un certo punto Gigi non resistette più e iniziò a sborrare, tre schizzi di sperma che finirono sulla sua schiena, e per nasconderli li spalmò insieme alla crema così sparirono subito.
Io, lei e l'altro.

(Kellie)


Non si può nascondere, per molti uomini l'idea di vedere la propria compagna con un altro è una fantasia ricorrente. Ovviamente c'è da fare le dovute differenze; una cosa è se la propria donna si innamora di un altro uomo, e un'altra è se la stessa si concede saltuariamente anche ad altri. Una scopata ogni tanto con un robusto stallone la si può perdonare. Numerosissime fantasie erotiche di questo tipo hanno caratterizzato i nostri pensieri, ma in sostanza cosa ci spinge a questo sentimento? Perchè è così bello pensare alla nostra compagna che sgattaiola nuda nella casa del nostro vicino?

lunedì 10 gennaio 2011

Nudismo con papino, terza parte.

Nudismo con papino, terza parte.

Era certo un affare che richiedeva del tempo. Infatti da quel momento studiò attentamente ogni mossa del padre della ragazza. Ogni giorno leggeva la gazzetta dello sport e poi parlava animatamente con dei suoi amici che erano lì in spiaggia. Era tifoso dell’inter. Gigi cominciò a spiare ogni conversazione che aveva con i suoi amici, tutti pensionati a cui piaceva discutere di politica e di falsi valori che in quel paese scarseggiavano.
“In questo paese i giovani non vogliono più sposarsi” si lamentava con gli amici. “Alla mia età ci si sposava a diciannove anni. E guardate mia figlia, ne ha ventuno e ancora non sono riuscito a trovarle un marito. Questo perché? Perché i giovani vogliono solo il sesso. Non vi dico quanti ragazzi mi hanno chiesto di sposare mia figlia e poi se la sono scopata e sono scappati. Tutti gli stessi questi giovani d’oggi”.
Se aveva capito bene Gigi doveva battere proprio sul matrimonio. Quindi il giorno dopo partì in quarta e si avvicinò all’ombrellone dell’allegra famigliola. Aveva un cazzo indecentemente eretto per l’eccitazione. Quando il padre della puledra se lo vide arrivare vicino lo guardò dalla testa ai piedi con un’espressione di sdegno.
“Buongiorno” disse ingenuamente Gigi.
“Come mai sei tutto in tiro ragazzo?”.
“Perché sono felicissimo” rispose lui. “L’inter è prima in classifica”.
Un punto a favore per Gigi; il padre della maialina cambiò espressione del viso e tutto d’un tratto trovò quel ragazzo molto piacevole. E quindi cominciarono a discutere di calcio come vecchi amici; mezz’ora di sproloqui e Gigi non faceva altro che annuire e si guardava intorno. La moglie gli continuava a fissare il cazzo e gli sorrideva; la signora aveva proprio bisogno di cazzo, lo teneva scritto in faccia. Ma a Gigi interessava la figlia, che stava distesa sul suo solito telo e ogni tanto lo guardava in modo timido e quando i loro sguardi si incrociavano lei subito riabbassava lo sguardo. Era davvero carina, aveva dei capelli neri che la rendevano molto misteriosa e una boccuccia in cui Gigi avrebbe infilato tutto il suo cazzo per intero.

Mi presti tua moglie?

Mi presti tua moglie?


Pare che è stata fatta un'indagine da cui risulta che le donne apprezzano questo tipo di comportamento sessuale. Erroneamente si pensa che le persone che praticano lo scambio di coppia siano persone prive di moralità. Ma in realtà la parola che ricorre nella maggior parte degli annunci di scambisti è la parola "rispetto". Infatti tra le coppie che praticano questo tipo di fantasia c'è reciproco rispetto. E non è detto che scambio di coppia vuol dire per forza avere un rapporto completo; a volte le coppie si limitano a giocare tra loro, anche verbalmente su situazioni e confini sottili.

domenica 9 gennaio 2011

Nudismo con papino, seconda parte.

Nudismo con papino, seconda parte.

Sconsolato Gigì andò a prendere qualcosa lì allo chalet; prese un drink. Ebbe però la brillante idea di chiedere consiglio al barista, che ovviamente doveva conoscere tutte le persone che abitualmente frequentavano quel posto.
“Senta, mi scusi, conosce quella famiglia?” gli chiese indicandoli ma senza dare nell’occhio.
“Sì, vengono qui da un paio d’anni. Gran bella topa la moglie” rispose.
“A me interesserebbe di più la figlia” continuò Gigi.
“Scordatela guagliò, quello non ti ci fa avvicinare neanche morto”.
Cosa non avrebbe fatto per scoparsela, stringerle le tette e sborrare ovunque. Però con quelle parole del barista cadde ancora di più nello sconforto. Adesso era ancora di più irraggiungibile. E intanto la guardava da lontano e notò che anche lei lo stava guardando, e gli fece anche un mezzo sorriso ma poi abbassò di nuovo lo sguardo, succube del suo papino che la teneva sotto una campana di vetro.
“Te la vuoi proprio montare, vero?” chiese il barista.
“Eh sì, guardi che cazzo duro che ho” gli disse mettendo ben in mostra la sua erezione.
“Niente male” continuò il barista guardando la mazza di Gigi. “Qualcuno è riuscito a sbattersela quella lì, una soluzione ci sarebbe”.
“Quale?” a Gigi si illuminarono gli occhi.
“Devi arruffianarti il padre. Se riesci a entrare nelle simpatie del padre poi puoi anche scoparti la figlia davanti a lui. Ma se capisce che sei uno dei tanti che vuole solo sbattersi la figlia è meglio che non ti fai più vedere da queste parti”.
Carmè, tu mi fai impazzire.

(Carmella Bing)


Signori, ci troviamo di fronte ad un culo che ha fatto storia. Carmella Bing diventa famosa nel mondo del porno per le dimensioni del suo seno, nonchè per il suo imponente sedere. Perde la verginità molto presto, monopolizzando le attenzioni degli uomini. Nel 2005 decide che è giunto il momento di apparire in pellicole porno e ha dichiarato di essere entusiasta ed affascinata dal fare sesso davanti alle telecamere, anche se poi ha anche ammesso che il fatto di entrare nel mondo del porno è stato un modo per aumentare il cachet del suo lavoro di escort. Nel 2008 ha deciso di ritirarsi dal cinema porno.

sabato 8 gennaio 2011

Nudismo con papino, prima parte.

Nudismo con papino, prima parte.

P.S: troverete questo racconto (manipolato in modo diverso) da Titty la Hostess sul suo blog, il link lo trovate nell'elenco dei siti in cui bazzico, in basso a destra.

Gigi era tre giorni che bazzicava in una spiaggia per nudisti; non era mai stato in un posto del genere, però ne aveva parlato con alcuni amici che gli avevano detto che in quei posti si scopava alla grande. Così Gigi decise di andarci per vedere se era vero. Macchè! Tutti anziani e gay, manco una fregna. Il suo cazzo manco si induriva. Però poi vide una specie di miraggio, una ragazza davvero carina, con delle gran belle tette e un corpo perfetto, le cosce lisce, i fianchi un po’ pienotti e una passerina pelosa, un visetto da timidina. Era bellissima, tanto che finalmente il suo cazzo iniziò a dare cenni di vita e si gonfiò diventando oscenamente eretto. Andò verso di lei per conoscerla ma all’improvviso si fermò e vide che non era sola, ma con lei c’erano la sua mamma e il suo papà; lui era terribilmente geloso della figlia, e la controllava in ogni movimento che faceva, anche quando voleva andare a fare il bagno, lui non la lasciava andare da sola, ma l’accompagnava perché gli dava fastidio se qualche porco come Gigi le si avvicinava.

Così Gigi se ne ritornò a casa, però non riuscì a dormire perché continuava a desiderare quella ragazza intensamente, se la vedeva sopra, mentre lo cavalcava e le sue tette ballonzolavano davanti alla sua faccia. Quindi il giorno dopo ritornò su quella spiaggia. E ci ritornò il giorno dopo ancora, senza mai riuscire a entrare in contatto con lei; il padre era davvero ossessionato e non la lasciava allontanare neanche un attimo. La moglie invece era una mezza bagascia, biondo platino, rossetto sulle labbra, fighetta rasata e anche lei due meloni belli grandi. Nonostante i suoi quarant’anni lo faceva ancora indurire a parecchi uomini lì in spiaggia.