martedì 11 gennaio 2011

Nudismo con papino, quarta parte.

“Sei un bravo ragazzo” disse infine il padre della maialina alla fine del suo monologo calcistico. “Ti voglio presentare la mia famiglia, lei è mia moglie Moana”.
“Ciao stallone” la signora gli tese la mano come per farsela baciare, e Gigi seguì il suo istinto e gliela baciò, e la signora nel ritirare la mano gli accarezzò fugacemente il suo attrezzo.
“Io sono Pietro, e lei è nostra figlia Roberta”.
“Proprio una bella famiglia, complimenti Pietro”.
“Grazie grazie. Ma perché non prendi il tuo telo e vieni a metterti qui vicino a noi?”.
Era fatta. La bella maialina era sua. Doveva pazientare forse un altro giorno e scoparsela non sarebbe stato un problema. Così andò a raccogliere il suo telo e lo avvicinò a quello di Roberta, che per la sua timidezza non gli rivolgeva la parola. Gigi parlò ancora con Pietro di calcio e quasi non ne poteva più. Inoltre vedere Roberta tutta nuda di fianco a se gli faceva venire una voglia matta di smanettarsi. Quelle tette poi, erano da urlo!
“Papi, mi spalmi la crema dietro le spalle?” chiese a un certo punto Roberta.
“Che rompiballe che sei” rispose lui scavando nella borsa della moglie. Prese un tubetto di crema e la lanciò a Gigi. “Ti dispiace?”.
Non poteva crederci; Pietro gli stava chiedendo si spalmare la crema sul corpo della figlia. Era fatta!
“Ma figurati, per gli amici questo e altro” rispose lui quasi a volersi dimostrare disinteressato nei confronti della figlia.
Così si mise a cavalcioni su Roberta che stava distesa a pancia in giù, e le poggiò il cazzo tra le due natiche e gli iniziò a spalmare la crema sulle spalle. Cominciò a muovere il bacino avanti a indietro, sfregando il cazzo in mezzo alle chiappotte di Roberta.
“Ehi vacci piano con quella trave” disse Pietro, “sennò me la impali”.
Poi Roberta alzò il busto reggendosi coi gomiti; forse era un chiaro invito a massaggiarle anche le tette. Così Gigi seguì di nuovo il suo istinto, fece uscire altra crema dal tubetto portandosela sulle mani e poi raggiunse le tette di Roberta. Erano uno spettacolo, morbide da mungere, come a una vacca. Le spremeva l’una contro l’altra e lei gemeva, ma piano. La cosa strana era che Pietro li guardava e non diceva niente; insomma Gigi stava palpando e spremendo le tette della figlia e a lui non sembrava dare molto fastidio. E nello sfregare il cazzo contro il culo di Roberta a un certo punto Gigi non resistette più e iniziò a sborrare, tre schizzi di sperma che finirono sulla sua schiena, e per nasconderli li spalmò insieme alla crema così sparirono subito.

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