lunedì 17 gennaio 2011

Nudismo con papino, sesta parte.

Il giorno dopo Gigi ripartì all’attacco; ritornò alla spiaggia, ma questa volta era intenzionato a sbattersi Roberta e non la mamma. Ritrovò la felice famigliola sempre al solito posto e questa volta stese il telo di fianco a Roberta senza troppi problemi.
“Buongiorno a tutti”.
“Ciao ragazzo, ben tornato” lo salutò Pietro.
Roberta come al solito se ne stava sdraiata nell’indifferenza totale. Così Gigi gli diede uno schiaffetto sul culo.
“E tu non mi saluti?”.
“Ciao” disse con un filo di voce.
Come il giorno prima non c’era molta gente in spiaggia, però era davvero una magnifica giornata. Il mare era calmo e Gigi nel vedere Roberta ebbe la sua solita erezione spropositata. Si sdraiò sul telo mettendosi su un fianco, con il cazzo premuto contro una natica di Roberta, ma per dimostrare che non lo faceva a posta diede a parlare al padre delle solite cose. L’inter in primis, le scelte del mercato e le buffonate dell’allenatore. E Pietro era sempre più fiero di quel ragazzo, tanto che quel giorno si iniziò a interessare di lui facendogli un sacco di domande sulla sua vita. E Gigi gli spiegò che lavorava in un ristorante come aiuto cuoco, ma nel frattempo stava studiando legge e voleva diventare un avvocato. Tutte balle ovviamente; non studiava affatto, e faceva lo sguattero in un pub. Però voleva farsi bello agli occhi del padre della maialina, e lui c’era cascato in pieno. Gigi decise di allargarsi, e così con una mano cominciò ad accarezzare le cosce di Roberta ma in modo distratto per non fare troppo lo sfacciato. Il padre non ebbe nulla da ridire, piuttosto continuò il suo monologo sui giovani d’oggi, che pensano solo al sesso, ma era sicuro che Gigi era diverso dagli altri. E intanto con la mano percorreva le cosce della figlia, fino ad arrivare nell’interno coscia e a strofinare un dito contro la sua fighetta pelosa.
“Sa, sono stanco della solita vita” disse Gigi. “Vorrei sposarmi, con una brava donna, mettere su famiglia, mi capisce?”.
“Ma certo che ti capisco. Perché tu sei un ragazzo serio, fai bene a desiderare queste cose. I ragazzi della tua età oggi giorno pensano solo a scopare e ad andare in discoteca a sbomballarsi. Che ne dici se ti offro da bere? La vuoi una birra?”.
“Volentieri”.
Pietro mise le mani nella borsa della moglie e ne cacciò un mazzo di chiavi. Le lanciò a volò nelle mani di Gigi e chiamò la figlia, chiedendole di portarlo alla macchina dove nel bagagliaio c’era la borsa frigo con le birre. Roberta si alzò dal telo e con indifferenza si avviò verso il parcheggio. Gigi la seguì standole dietro e guardando il suo meraviglioso culetto. Sapeva sculettare bene la maialina; quelle chiappotte erano così comunicative, erano un’opera d’arte che Tinto Brass avrebbe esposto nel salotto di casa sua.

1 commento:

  1. Roberta e Moana due troie bone e culone da sborrare tutte


    SBORRATORE DI TROIE

    RispondiElimina