lunedì 31 ottobre 2011

Il montatore.


Il Montatore, così lo chiamavano. Perchè aveva montato già centinaia di ragazze desiderose di farsi ingroppare da un vero uomo. E tutte le volte, queste ragazze, erano accompagnate dai loro fidanzati, che volevano assistere alla monta. Almeno questo è quello che mi ha detto lui, il Montatore. Adesso tocca alla mia ragazza, che per l'occasione ha indossato un vestito rosso molto corto. Un girofregna, lo chiamerebbe qualcuno. Il Montatore ci viene a prendere fino a casa col suo Mercedes; io mi siedo dietro, la mia fidanzata davanti, di fianco a lui. Si baciano sulle guance. Il vestito è così corto che nel sedersi sul sedile si è alzato fino ai fianchi. Il Montatore scopre quindi che Valeria non ha messo le mutandine, e riesce a vederne chiaramente la strisciolina verticale di peli pubici. Le accarezza una coscia e intanto ingrana la seconda. Ho il batticuore. Il Montatore è molto grosso, muscoloso, con il collo taurino, deve essere una bestia a letto. Già lo immagino mentre monta la mia ragazza; lei è snella, potrebbe farle davvero male con la potenza del suo corpo. Cerco di non pensarci. Cosa sto facendo? Sto dando la mia dolce metà ad uno sconosciuto. Sono un cornuto patentato. La cena ce la offre lui. Almeno questo. Il Montatore è molto onesto. Nel ristorante assisto passivamente al corteggiamento.
"Sei molto bella. Hai proprio un bel profumo. Dovresti vedere il mio cazzo. Mi sta scoppiando nei pantaloni. Perchè non hai messo le mutandine?".
"Perchè non voglio perdere tempo quando ci porterai a casa tua".
E allora andiamo, non perdiamo altro tempo. Il Montatore vive in un appartamento ben arredato del centro storico. Sembra vivere nel lusso. Si siedono sul divano, uno accanto all'altro; lei accavalla le cosce e lui gliele accarezza. Io mi metto a bighellonare un pò, fingendo che la cosa non mi interessa. Ma ogni tanto li guardo. Ho il cuore a mille. Si baciano, lo schioppo delle loro bocche mi eccita. Valeria bacia molto bene. Lo fanno per almeno un quarto d'ora, poi la mia fidanzata gli abbassa la cerniera dei pantaloni e infila la mano dentro. Gli accarezza il cazzo con delicatezza e spalanca gli occhi per lo stupore.
"Dio mio!"
Il Montatore sorride, è fiero del suo grosso membro. La bacia ancora.
"Cosa aspetti a scoparmi?" gli chiede Valeria.
"Aspetta. Che fretta hai?".
Il Montatore si spoglia. Sembra di vedere un toro con il volto di un uomo. Sfila il vestito della mia fidanzata. Si mettono nella posizione del 69 sul divano. I lunghi capelli castani di Valeria mi tolgono la visuale della sua prestazione orale. Se ne accorge e con una mano li sposta sulle spalle, affinchè io possa vedere bene tutto. Ecco. Adesso la vedo. Vedo un cazzo enorme sia in lunghezza che in larghezza. Lo vedo entrare con difficoltà nella bocca di Valeria. Dall'altra parte, invece, il Montatore sta degustando il prelibato dolce che la mia fidanzata ha in mezzo alle cosce. Succhia. Ragazzi, è fantastico. Poi viene il momento di fare l'amore. Il Montatore è una bestia. La gira e la rigira in ogni posizione, come se fosse una bambola di pezza. La posizione che Valeria sembra preferire è però una: il Montatore seduto sul divano, e lei sopra, rivolta però non verso di lui, bensì verso di me. Vuole farmi vedere come gode, vuole mostrarmi la reazione del suo viso agli impulsi di quello spopositato cazzo. Ti amo Valeria. Urla, urla come una cagna. Il suo corpo sembra così esile, così fragile in confronto a quello del Montatore. Il suo cazzo sale e scende dentro il corpo della mia fidanzata. Poi il gran finale. Quattro fiotti di sborra le schizzano sul viso. La serata si avvia lentamente verso la conclusione. Il Montatore ci offre da bere. Brindiamo. Tutto è stato meraviglioso. Ci riaccompagna a casa col Mercedes. Non ti dimenticheremo mai, Montatore.

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