domenica 17 febbraio 2013

Pomeriggio di merda.

Premetto che oggi, essendo domenica, ho mangiato ragù e ho bevuto ben due bicchieri di vino rosso, comprato dall'indiano sotto casa (che tra parentesi c'ha una moglie molto gnocca). In genere dedico la domenica al riposo, quindi mi addormento e mi sveglio a notte inoltrata. La mia culacchiona mi viene a svegliare; si mette sotto le coperte, le palpeggio il suo grosso culo, lei mi bacia. Il cazzo mi diventa una roccia. Poi, sapete quei fulmini a ciel sereno che rovinano l'atmosfera? Le parole sono pietre. La culacchiona mi dice che ho l'alito del sonno. Cioè, tradotto, vuole dire carinamente che mi puzza l'alito. E come voleva che fosse il mio alito dopo tre ore di sonno, e dopo che il vino e il ragù hanno fermentato nel mio stomaco? Tiro via le coperte e vado a fare il caffè. Il caffè esce e mi cade l'intera macchinetta nel lavandino. Ho voglia di rompere qualcosa. Intanto c'ho ancora il cazzo di marmo nelle mutande. La culacchiona tonda e soda ride perchè ho fatto cadere il caffè. Mi bacia, fa le fusa, ma di prendermi il cazzo di marmo in bocca non ne vuole sapere. A questo punto mi siedo al computer e butto giù qualcosa. La prima cosa che mi viene in mente. E cioè, che questo è stato proprio un pomeriggio di merda.

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