mercoledì 9 gennaio 2013

Vesuvio.

Pt. 5. 

Valeria è la classica ragazza che ti tromberesti pure la mattina, quando è risaputo che certe ragazze sembrano degli zombie più che delle femmine. E tra i tanti pregi, faceva certi pompini che ti facevano venire nel giro di pochi secondi. Di gusto, non so se mi spiego, sentivi le sue labbra, la sua lingua circondare il glande gentilmente, girarci attorno, quasi gustandoselo, e allora sentivi lo schioppettìo della lingua inumidita dalla saliva a contatto con il tuo bel pezzo di carne duro e allora ecco che sentivi la sborra risalire su, lungo l’asta, e dovevi fermarla, altrimenti le avresti eiaculato in bocca.
- Aspetta! – riuscii a tirarlo fuori dalla sua bocca giusto in tempo, ancora un attimo e avrei cominciato a schizzare. – Sto per venire.
- Va bene, ora ti sego, così ti faccio venire.
- Però ho paura di sporcarti il pavimento, Vale.
- E allora? Non vorresti mica… ?
- No, non in bocca – le risposi. – Che ne dici se ti venissi in faccia?
- Cosa?! – sembrò molto disgustata. – Ma tu sei pazzo. Come ti permetti?
- Dai Vale, tanto sono già venuto una volta, adesso è poca roba. Uno schizzetto, al massimo due.
- Va bene dai, però attento a non farmela arrivare sui capelli. 
   Così le direzionai il cazzo verso il viso e mi masturbai, fino a quando un copioso schizzo di sborra le saltò sulla faccia. E poi un altro, e un altro ancora e a quel punto Valeria si ritrasse e si alzò in piedi.
- Cazzo, avevi detto che era poca roba! Guarda qui, ce l’ho pure sui capelli sta schifezza! – corse in bagno a sciacquarsi. – Mi viene da vomitare. Fai schifo, pirla!

Fine.

Nessun commento:

Posta un commento