giovedì 24 gennaio 2013

La solitudine.

Dichiaro di aver preso visione del tanto chiacchierato servizio delle Iene su Sara Tommasi, e devo dire che mi ha fatto un sacco di tristezza, perchè era chiaro che la Iena si trovava di fronte ad una donna debole, indifesa e sola. Molti l'hanno presa a ridere questa storia, ma secondo me c'è un filo di solitudine che ruota attorno a questa donna. Una donna che ha bisogno di cure (e parlo di cure affettive, non di cure mediche, fate attenzione). Sì certo, lei dice che coi film ha tirato su dei bei soldi, che poi ha investito qua e la. Insomma, adesso pare sia una donna di successo e autonoma, "che se vuole innamorarsi di un pezzente può farlo tranquillamente", come dice lei. Per carità, questo senz'altro. Ma attorno a lei noto un gran deserto, pieno di terribili avvoltoi che le girano in tondo. Ragazzi/e, è triste. Spero soltanto che in futuro trovi davvero quel "pezzente" di cui parlava nell'intervista, in grado di farla stare bene. Perchè non c'è niente da fare, cara Sara, l'amore è proletario. L'amore non lo troverai mai tra i palazzinari e gli affaristi, i quali tanta fortuna hanno in amore (grazie al loro denaro). Cara Sara, ti consiglio con tutto il cuore di ritirarti a vita privata, e goderti il tuo malloppo, insieme ad un uomo vero, ad un uomo che si guadagna il pane onestamente, lavorando con le mani, e che quando torna a casa abbia tante di quelle attenzioni nei tuoi confronti da farti sentire una principessa. Te lo meriti.

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