mercoledì 19 marzo 2014

Astro nascente.

Astro nascente.

(Ella)

Ho ritrovato un piccolo racconto che scrissi qualche mese fa e ho pensato che sarebbe stato bello pubblicarlo in questo blog. E quindi ve lo propongo, nella speranza che sia di vostro gradimento.

 La mia fidanzata è un attrice. Lavora nel mondo del porno. Eccola lì, mentre si infila il cazzo di un nero nella vagina, e tutte le telecamere sono puntate su di loro. Che bella coppia, dice uno dei cameramen. In effetti sì, sono belli, e sembrano davvero due innamorati focosi e vogliosi di orgasmo. E poi Giulia, così si chiama la mia fidanzata, prende in bocca il cazzo del nero. Un cazzo enorme, luccicoso della saliva e degli umori vaginali di lei. E lo fa godere. E il nero la tiene per i capelli, quei capelli castani e mossi su cui tra un pò schizzerà il seme generatore dello stallone. Ricordo ancora quando la conobbi; non avrei mai immaginato che un giorno sarebbe diventata un astro nascente dell'industria pornografica. Ricordo che la conobbi che lei aveva diciotto anni, e scopava spesso e volentieri con il fidanzato della sua migliore amica. Quel gran porco l'aveva iniziata al sesso anale e orale. Cose che la fidanzata non gli permetteva di fare, e quindi lui si rifaceva con Giulia, la quale non sapeva dirgli di no perchè ne era follemente innamorata. Per lui invece non era amore, era solo un condotto anale da riempire, ma questo lei non lo capiva e si faceva inculare ogni giorno (in tutti i sensi). Forse deve ringraziare proprio lui se le scene di sesso anale le riescono così bene. I registi ne sono entusiasti. Dopo tutte quelle inculate, l'orifizio anale di Giulia aveva acquisito una notevole elasticità. Però a me, che ero il suo fidanzato, non lo dava mai. In principio accettai quella sua strana presa di posizione. Ma poi, col tempo, cominciai a chiederglielo: "perchè a me no?". Lei mi diceva che con il sesso anale non provava alcun piacere, e che lo faceva solo nei film.
   "Però con Franco lo facevi!" provai ad obiettare. Per inciso, Franco era il fidanzato della sua migliore amica di cui parlavo pocanzi.
   "Sì, con lui lo facevo, perchè era lui a volerlo, e io non ero in grado di dirgli di no. Lo so che non capisci, ma io lo amavo alla follia, e non potevo sottrarmi alla sua volontà".
   E ora eccola lì, mentre si fa schizzare in faccia dal nero, e gli schizzi sono così copiosi che saltano fin sopra i capelli, e lei è lì, con la bocca spalancata e la lingua di fuori, inginocchiata davanti al nero, ad accogliere il suo seme della fecondazione. La troupe è felice, si spengono le telecamere. "Tovagliolo" ordina Giulia, in un tono che denota sicurezza di se e comando, e il nero si allontana da lei, e uno della troupe porta a Giulia un rotolo di scottex, e lei ne strappa due veli e si pulisce il viso colante di sperma. Viene verso di me e mi bacia, con quella bocca che aveva fatto le peggio cose con quel nero, e mi chiede: "come sono stata?".
   "Brava. Sei stata brava. Come sempre".
   E poi, come ogni volta, se ne va, diretta verso la doccia, nella quale resterà per un'oretta quasi, sotto il getto d'acqua, un'acqua calda, che stimolerà le sue riflessioni.

Fine.


Nessun commento:

Posta un commento