martedì 30 luglio 2013

Rotta verso l'ignoto.

Rotta verso l'ignoto.

Io la storia della Tommasi non l'ho mica capita. Prima fa un film porno, poi dice di essere stata costretta. Poi si rimangia tutto e dopo qualche mese dice di essere stata drogata. Quindi i suoi "carnefici" vengono arrestati e lei si chiude in una clinica per farsi disintossicare. Una volta disintossicata ritorna a vivere, e rieccola di nuovo nuda, davanti alle telecamere di Andrea Diprè, sedicente critico d'arte che definisce la Tommasi un'opera d'arte mobile. Il Diprè invita la Tommasi a dire quello che vuole, e lei se ne esce con cose sconnesse che ti fanno presupporre che la cura per disintossicarsi non ha funzionato. Dice che le piace il cazzo, le piace essere sbattuta, e poi apre le cosce mostrando la sua fighetta depilata. Non contenta, di fronte ad un Diprè mezzo arrapato e mezzo incredulo, la Tommasi si spoglia completamente. Ormai la Tommasi non si controlla più e la sua rotta verso l'ignoto continua senza sosta. Però è una storia con tanti punti interrogativi. Forse mi sbaglio, forse è solo marketing, ma la carinissima Sara mi sembra una persona molto sola e indifesa. Si fa davvero fatica a capire se sia una vittima dello show business o invece una persona molto astuta, che sta giocando una partita vincente. E più si aggiungono nuovi tasselli a questa vicenda e più si fa fatica a capire.

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