sabato 26 marzo 2011

Guardare ma non toccare, Pt. 3

Note: ringrazio ancora Danielaz per il racconto, e spero che possa ritornare presto a scriverne degli altri.

Allora quesa volta mi dico "perchè no, che sarà mai d'altronde". E con le mani giungo sui loro attrezzi duri, carnosi, sempre più duri, con le vene abbondantemente ingrossate, e iniziòa massaggiarli con l'olio. Accarezzo i loro testicoli e iniziano a mugolare. Con la punta delle dita seguo il percorso tracciato dalle loro vene, fino ad arrivare al vertice, a quelle grosse cappelle rosse che tra un pò avrebbero eruttato litri di sborra. Mi diverto a giocare con quei grandi arnesi, d'altronde è come giocare con le bamboline; li scapocchio e poi li ricopro, ma in modo delicato.
- Signorina, hai delle mani di fata! - mi dice uno di loro.
- Signora, ho detto signora. Non la vedi la fede al dito - gli mostrai la mano alla quale portavo la fede nuziale.
Poi decido che è meglio cambiare posizione per il massaggio, impugno i loro arnesi che cominciano a gocciolare mentre i loro testicoli sono sempre più gonfi e li guardo negli occhi provocando in loro un'eccitazione irrefrenabile. Così mi alzo in piedi e mi vado a sedere sul viso di uno dei tre ragazzi, ondeggiando il culetto davanti alla sua faccia senza permettergli di farmelo baciare, mentre con le mani mi dirigo sul cazzo del terzo uomo, che per il momento ancora non aveva avuto la sua parte.
L'uomo a cui sto facendo ballare la mia passerina a pochi centimetri dalla faccia cerca di raggiungerla con la lingua, ma riesce a sfiorarla appena, e io subito mi ritraggo, gli faccio ballare la mia piccola a pochi centimetri dalla bocca, gliela faccio annusare, ma... guardare non toccare. E muore dal desiderio a sentire il mio profumo che lo stordisce; il profumo della passione, il profumo dell'amore, del calore, il profumo del mio sesso; un profumo fortissimo che lo eccita ancora di più. Poi decido un altra volta di cambiare posizione, questa volta mi metto a cavalcioni sull'uomo che sta in mezzo, e massaggio gli attrezzi dei due che stanno di lato, mentre quello a cui sto sopra lo masturbo con le labbra della mia passera, muovendo l'anca avanti e indietro, e i peli del mio pube gli solleticano l'asta,
- Oddio... sììììììì - gode come un maiale.
Vorrebbe tanto ficcarmelo dentro, ma io non glielo concedo. Lui con una mano prende la base dell'asta e cerca di indirizzare il suo cazzo dentro di me, ma io gli allontano la mano e continuo a strofinare il mio sesso contro il suo. Ed è bellissimo quando due sessi si strofinano l'uno contro l'altro, perchè la passione arriva alle stelle, il desiderio diventa irrefrenabile, anche senza penetrazione.
Le sue mani mi palpano il seno e mi accarezzano il collo e i capelli.
- Tieni quelle mani a posto! - gli dico.
Poi ecco che l'uomo alla mia destra inizia a sborrare, e i fiotti gli finiscono sugli addominali. Poi è il turno dell'uomo alla mia sinistra, e infine quello che sto accarezzando con il mio sesso, il quale gli schizzi di sperma finiscono anche sulla mia passerina, vanno a impasticciarsi tra i peli, è una sborra bella calda e potente
- Oddio, guarda qui! - gli dico. - Hai fatto uno schifo. E adesso chi mi ripulisce, tu?
Ma forse neanche mi sente, troppo impegnato a godersi il suo amplesso.
- Almeno pulisci - gli dico alzandomi e andando a sedendomi sulla sua faccia.
Allargo le cosce e gli metto la passerina in prossimità della bocca, tenendogliela leggermente allargata, e lui con la lingua pulisce le labbra del mio sesso, leccando per bene anche la mia peluria fino a quando non ne sono soddisfatta. Allora riprendo il mio telo e mi allontano... ho le mani sporche di sperma, e forse è giunta l'ora di ritornare in albergo per fare una bella doccia.
- Dove vai?
- In albergo, ho bisogno di una doccia.
- Ci rivedremo ancora? - mi chiedono.
- Non credo proprio ragazzi. Non siete stati granchè.

Fine.

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