venerdì 25 marzo 2011

Guardare ma non toccare, Pt. 2


Le loro nerchie si ingrossano sempre di più, sono turgide e pulsanti, vedo le loro vene gonfie che quasi stanno per esplodere in un intensa esplosione di sperma. Rimango sempre indifferente ad ogni cosa che fanno, continuando ad infilarmi la punta del dito medio nel buchetto.
- Ti piacciono i nostri bei piselloni?
- Mmh, ho visto di meglio - rispondo guardandoli meglio, e passandoli in rassegna uno ad uno. - Mio marito ce l'ha più grosso.
Dopo un pò decido che è giunto il momento di smetterla di farli soffrire, così gli concedo il mio corpo, ma solo per qualche carezza e nient'altro.
- Che ne dite di aiutarmi a spalmare l'olio?
- Ma certo! Subito!
Saltano in piedi e subito sono su di me, che mi metto a pancia in giù e aspetto di sentire le loro mani sulla mia pelle. Mi fanno scorrere abbondante olio sul culetto e sulla schiena poi ecco che dopo un pò iniziò a sentire le loro mani che iniziano ad esplorare il mio corpo. Dapprima sulle spalle, poi la schiena e le cosce, qualcuno si insinua nell'interno coscia; è meraviglioso sentirsi sei mani che ti esplorano il corpo in ogni punto. Uno di loro con un dito spinge l'olio fin verso il buchetto del culo, e me lo accarezza senza penetrarmi. Sento il suo indice insistere sul buchetto e mi piace. Socchiudo gli occhi e sono in balia di tre uomini arrapati come tori. Mi accarezzano le cosce con grande attenzione, seguendo poi le curve del mio culetto e salendo fin sulla schiena. Che sensazione paradisiaca!
- Ecco, di dietro abbiamo finito.
Mi giro col pancino in su esponendo il lato davanti del mio corpo. Ed ecco ritornare le mani dei tre uomini sul mio corpo, sui miei seni e sui peli pubici. Mi accarezzano in modo così delicato che la mia passerina inizia ad umidirsi. Una mano mi sta accarezzando l'interno coscia fino ad arrivare al mio sesso, mentre gli altri due mi massaggiano le tette e la pancia. Allargo di più le cosce per permettergli di lavorarmi meglio le gambe. Quindi dopo avermi spalmato la crema uno dei ragazzi mi dice:
- Adesso devi restituirci il favore. Perchè non spalmi l'olio anche a noi?
- Va bene - rispondo pensando che si riferissero alle loro spalle.
Ma invece si distendono sui loro teli a pancia in su, con i loro grandi cazzi puntati verso l'alto, svettanti come spade, e vogliono che io gli spalmi la crema anche lì. Ma non se ne parla, io non li tocco quei cosi. Così inizio a spalmare la crema sui loro addominali e sui pettorali, ma dopo un pò uno di loro mi dice:
- Che ne dici di scendere un pò?
Allora con le mani mi dirigo verso l'inguine, ma cercando di evitare il contatto con i loro cazzi. Li accarezzo, poi lo stesso di prima mi dice:
- Ancora un pò più giù, dai.

(Continua... )

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