giovedì 7 luglio 2011

Il mio viaggio dentro lei (seconda parte)


Sulla nave che ci aveva portato fin lì dall’Italia, dopo aver fatto l’amore con Laura nella nostra cabina, le avevo sussurrato in un orecchio che l’avrei portata nel Gran Canyon, ma che per arrivarci dovevamo oltrepassare la valle della morte, e lei si strinse a me come se fingesse di avere paura, ma sapevo che non ne aveva. La valle della morte era come me l’aspettavo; ricordava i film di Sergio Leone. Ci fermammo soltanto nei pressi dei resti di uno scivolo per l’estrazione dell’oro. Il vento caldo era molto piacevole. Facemmo l’amore.

Fui prima io a spogliarmi; mi liberai dei vestiti e allargai le braccia al vento. Laura mi guardava con quei suoi occhi carichi di passione e non si mosse di un passo. Mi godevo il mio momento, il contatto con la natura, fino a quando Laura mi si avvicinò iniziando a girarmi intorno come un felino, e guardandomi in modo smaliziato. Mi accarezzò il petto con la stessa leggerezza del vento; guardò la mia erezione e mi sorrise. La presi per mano e la portai lungo la prima rampa di scale dell’impianto di estrazione dell’oro. C’era un atmosfera magica che ci riportò ai tempi degli indiani, quando tutti i preconcetti sul sesso non esistevano. Si spogliò anche lei gettando i vestiti a terra; ci abbracciammo e il mio sesso toccava il suo, poi ci baciammo a lungo prima di cominciare il nostro primo rapporto sessuale americano, diventando un tutt’uno con il vento e con la terra.


(Continua...)

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