venerdì 24 maggio 2013

Sogno anale. 

(Miko Sinz)

Miko Sinz, classe 1984, è un sogno. Prendete un immagine a caso, per esempio questa. Ha un non so che di magnetico, che ti tiene gli occhi legati alle sue forme, e ti mette pace, ti da quella tranquillità appropriata, per sopravvivere allo stress delle nostre vite. Perchè ne abbiamo tanto di stress. Come quelle immagini che spesso sono negli uffici; una volta andai al comune e alle spalle di un impiegato ho notato una gigantografia di una fotografia di un'isola caraibica. Allora gli ho chiesto spiegazioni, e lui mi ha risposto che quell'immagine serviva a distrarlo da tutte quelle carte, da quei faldoni vomitevoli, dalla tensione che si accumula tra quelle quattro mura dell'ufficio. Oppure come quelle immagini di paesaggi innevati e casti che spesso mettiamo sui desktop dei nostri computer, che ci fanno stare subito bene proprio per la loro pace, per il loro eloquente silenzio, e subito i nostri pensieri svolazzano fuori dalla nostra cassetta cranica. Ecco, è proprio questo che rappresenta Miko Sinz. E soprattutto questa idilliaca immagine.

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