Vesuvio.
Pt. 1.
Stavo finendo di
fare l’amore con Valeria. Ero sul punto di eiacularle dentro. Le stavo sopra, e
lei mi teneva le mani sui muscoli delle braccia, e aveva la testa leggermente
piegata all’indietro, sui cuscini colorati del suo letto. Che bel corpo.
Valeria era la sorella di un mio amico d’infanzia. Ricordo che tutti avevamo
sognato, chi prima chi dopo, di andarci a letto e di scoparcela. Però eravamo
troppo piccoli e Valeria ci snobbava un po’. La sua camera era cambiata poco;
era sempre la stessa da oltre quindici anni.
C’aveva un balconcino da cui si vedeva la
tangenziale. Eravamo in alto, lì. Era il sesto piano. E io sentivo il cazzo
gonfiarsi dentro il suo corpo. La mia sborra ribolliva e tra un po’ le avrei
inondato il corpo. Era la prima volta che facevo l’amore senza protezione. In
genere usavo il preservativo, ma Valeria mi aveva detto che potevamo farne a
meno. E allora preparati amore, che stai per ricevere un bel po’ di sperma
dentro.
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