Rotta verso l'ignoto.
Io la storia della Tommasi non l'ho mica capita. Prima fa un film porno, poi dice di essere stata costretta. Poi si rimangia tutto e dopo qualche mese dice di essere stata drogata. Quindi i suoi "carnefici" vengono arrestati e lei si chiude in una clinica per farsi disintossicare. Una volta disintossicata ritorna a vivere, e rieccola di nuovo nuda, davanti alle telecamere di Andrea Diprè, sedicente critico d'arte che definisce la Tommasi un'opera d'arte mobile. Il Diprè invita la Tommasi a dire quello che vuole, e lei se ne esce con cose sconnesse che ti fanno presupporre che la cura per disintossicarsi non ha funzionato. Dice che le piace il cazzo, le piace essere sbattuta, e poi apre le cosce mostrando la sua fighetta depilata. Non contenta, di fronte ad un Diprè mezzo arrapato e mezzo incredulo, la Tommasi si spoglia completamente. Ormai la Tommasi non si controlla più e la sua rotta verso l'ignoto continua senza sosta. Però è una storia con tanti punti interrogativi. Forse mi sbaglio, forse è solo marketing, ma la carinissima Sara mi sembra una persona molto sola e indifesa. Si fa davvero fatica a capire se sia una vittima dello show business o invece una persona molto astuta, che sta giocando una partita vincente. E più si aggiungono nuovi tasselli a questa vicenda e più si fa fatica a capire.
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