Nudismo con papino, quarta parte.
“Sei un bravo ragazzo” disse infine il padre della maialina alla fine del suo monologo calcistico. “Ti voglio presentare la mia famiglia, lei è mia moglie Moana”.
“Ciao stallone” la signora gli tese la mano come per farsela baciare, e Gigi seguì il suo istinto e gliela baciò, e la signora nel ritirare la mano gli accarezzò fugacemente il suo attrezzo.
“Io sono Pietro, e lei è nostra figlia Roberta”.
“Proprio una bella famiglia, complimenti Pietro”.
“Grazie grazie. Ma perché non prendi il tuo telo e vieni a metterti qui vicino a noi?”.
Era fatta. La bella maialina era sua. Doveva pazientare forse un altro giorno e scoparsela non sarebbe stato un problema. Così andò a raccogliere il suo telo e lo avvicinò a quello di Roberta, che per la sua timidezza non gli rivolgeva la parola. Gigi parlò ancora con Pietro di calcio e quasi non ne poteva più. Inoltre vedere Roberta tutta nuda di fianco a se gli faceva venire una voglia matta di smanettarsi. Quelle tette poi, erano da urlo!
“Papi, mi spalmi la crema dietro le spalle?” chiese a un certo punto Roberta.
“Che rompiballe che sei” rispose lui scavando nella borsa della moglie. Prese un tubetto di crema e la lanciò a Gigi. “Ti dispiace?”.
Non poteva crederci; Pietro gli stava chiedendo si spalmare la crema sul corpo della figlia. Era fatta!
“Ma figurati, per gli amici questo e altro” rispose lui quasi a volersi dimostrare disinteressato nei confronti della figlia.
Così si mise a cavalcioni su Roberta che stava distesa a pancia in giù, e le poggiò il cazzo tra le due natiche e gli iniziò a spalmare la crema sulle spalle. Cominciò a muovere il bacino avanti a indietro, sfregando il cazzo in mezzo alle chiappotte di Roberta.
“Ehi vacci piano con quella trave” disse Pietro, “sennò me la impali”.
Poi Roberta alzò il busto reggendosi coi gomiti; forse era un chiaro invito a massaggiarle anche le tette. Così Gigi seguì di nuovo il suo istinto, fece uscire altra crema dal tubetto portandosela sulle mani e poi raggiunse le tette di Roberta. Erano uno spettacolo, morbide da mungere, come a una vacca. Le spremeva l’una contro l’altra e lei gemeva, ma piano. La cosa strana era che Pietro li guardava e non diceva niente; insomma Gigi stava palpando e spremendo le tette della figlia e a lui non sembrava dare molto fastidio. E nello sfregare il cazzo contro il culo di Roberta a un certo punto Gigi non resistette più e iniziò a sborrare, tre schizzi di sperma che finirono sulla sua schiena, e per nasconderli li spalmò insieme alla crema così sparirono subito.
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